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Siamo stabilmente legati e legate a Dio

Un giorno una parola – commento a Isaia 54, 14

Tu sarai stabilita fermamente mediante la giustizia; sarai lontana dall’oppressione, perché non avrai niente da temere dalla rovina, perché non si accosterà a te 
Isaia 54, 14

Gesù disse: «Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti»
Giovanni 14, 27

Una lettura semplicistica di questa parola che Isaia rivolgeva alla nazione di Israele, potrebbe indurci in errore; un grave errore che, purtroppo, emerge tra i credenti, specialmente quando sono toccati dalla prova.

Quante volte abbiamo detto o ascoltato frasi tipo: «Signore, perché proprio a me?». 

Il rammarico e lo smarrimento umani davanti alle grandi o piccole vicissitudini quotidiane, sono ancora più acuiti dalla consapevolezza del nostro essere credenti. Erroneamente, molti vivono nella convinzione che lo status di cristiani sia una sorta di polizza contro gli infortuni, le cadute e le amarezze della nostra vita quotidiana.

Le cose, però non stanno proprio così: infortuni, cadute ed amarezza sono elementi che sottolineano la nostra umanità, o meglio i nostri limiti umani. 

Certe cose accadono a tutti (perché non dovremmo sperimentarle anche noi?). 

Vero è che il Signore ci ha avvisati ed incoraggiati: «Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo». Dunque, i nostri giorni non saranno immuni da tribolazioni ma, allo stesso tempo, non dobbiamo mai perdere di vista l’amore di Dio, Dio che in Cristo ha vinto la morte… il male peggiore che poteva capitare all’uomo. 

In virtù di una giustizia che non ci appartiene, perché propria di Dio, Isaia ci dice che saremo stabilmente legati a Dio, nonostante tutte o tutti.

Ciò non ci deve indurre ad una beata passività, ad un’inerzia spirituale. Al contrario, deve essere di stimolo a moltiplicare gli sforzi affinché un numero sempre maggiore di uomini e donne possa gustare la pace di Dio, quella che Lui ci ha donato: «Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti» (Giovanni 14, 27).

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