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Il nostro futuro è in Dio

Un giorno una parola – commento a Matteo 6, 25

La terra è piena della benevolenza del Signore 
Salmo 33, 5

Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito?
Matteo 6, 25

Il testo ci è molto distante, il problema per noi oggi non è il pane quotidiano o il vestito. Semmai il nostro problema è il contrario: mangiamo troppo e dobbiamo fare le diete, o dobbiamo scegliere tra tanti il vestito che indosseremo oggi. I problemi che ci assillano sono le scadenze del mutuo, dove andare quest’anno a fare le vacanze. Cambia la circostanza, ma il meccanismo che crea ansia e preoccupazione è lo stesso. Gesù ci invita a guardare le numerose interazioni e interdipendenze tra questo mondo e il Regno di Dio, tra la nostra vita e l’opera divina per guarire in noi la malattia dell’ansia e il meccanismo che l’innesca. C’è un rapporto fra il nostro vivere e il nostro mondo e l’operare divino, Dio non opera a prescindere da noi e dal nostro mondo, ma opera per salvare e favorire noi e il nostro mondo, che – ricordiamolo – è pure il “suo mondo da Lui creato”. Questo è il significato dell’espressione: Il Regno di Dio è in mezzo a voi

La dimensione divina è il tempo senza tempo, mentre la nostra dimensione temporale è il presente carico di affanno e ansietà; Cristo ci dice di guardare non al nostro futuro per preoccuparci dell’indomani, ma di guardare il nostro futuro come la realizzazione in noi del Regno di Dio. Alla domanda: cosa ci riserva il futuro? Abbiamo una risposta soltanto: il mio futuro consiste nell’entrare nella dimensione del Regno divino dove il futuro è già presente e la salvezza una realtà realizzata nella croce innalzata e nel sepolcro svuotato. Il nostro futuro, semplicemente, è in Dio, Lui è la forma del nostro futuro e la sua sostanza, noi non ci aspettiamo “cose” del futuro, ma la comunione perfetta e completa con Dio per l’eternità. Essa inizia qui ed ora, i discepoli e le discepole vivono la loro vita per il regno e per rendere tutti i rapporti umani giusti qui ed ora, secondo la volontà divina di salvezza per tutti e tutte.

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