Calendario ebraico d’arte 2021 - 2022
01 settembre 2021
16 mesi per scoprire le immagini che l’artista Joel Itman ha scelto per accompagnare i giorni e le feste di tre culture
È uscito il Calendario ebraico d’arte edito da Claudiana, per accompagnarci per i prossimi mesi, ovvero da settembre 2021, quando ricorre Rosh haShana ovvero il capodanno ebraico che quest'anno si festeggia il 6 settembre, a dicembre 2022. L’autore è Joel Itman, artista nato in America, di origine ebraica che vive e lavora in Italia da molti anni.
Ma perché un artista decide di realizzare un calendario?
Itman racconta che «La storia di questo calendario inizia nel 2013 e per me è un modo di comunicare con il pubblico, facendo ricerche sulle immagini e proponendone anche non tradizionali. Il mio obiettivo è condividere le cose nuove e interessanti che trovo con il pubblico».
Il calendario è scritto in tre lingue, italiano, inglese ed ebraico e sono incluse tutte le feste italiane, le feste americane e quelle ebraiche, minori e maggiori, compresi tutti gli Shabbat e la parte della Tōrāh che si legge per l’occasione.
La decisione di includere lingue e festività di queste tre culture parla sicuramente molto dell’artista e del suo percorso, ma può dire qualcosa anche a chi legge il calendario e vede accostate nella stessa pagina eventi di differente origine e religione.
Secondo l’artista, gli italiani che leggeranno il calendario per esempio, scopriranno come la nostra tradizione sia in realtà già legata a molte feste americane. Ormai alcune ricorrenze ci accomunano e possono essere considerate internazionali.
Il calendario, poi, racconta del tempo che passa e Joel Itman ha avuto la possibilità di sperimentare diverse culture: ci sarà una differenza su come culture diverse affrontano lo scorrere del tempo?
«Anche solo nella cultura ebraica - dice Itman - ci sono delle differenze, per esempio tra chi è molto religioso e chi è più liberale. È complesso ma ci sono assolutamente delle differenze. Credo che il calendario dia la possibilità di avere uno sguardo multiculturale e devo dire che, per esempio tra Italia e America, trovo l’approccio di quest’ultima più aperto. Per esempio il fatto di vedere su un calendario festività italiane e le immagini descritte in italiano è una cosa che gli americani apprezzano molto».