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Antonella Palmisano, da Mottola all'oro olimpico

Prima atleta italiana a vincere un oro olimpico nella marcia: «Sono caduta tante volte pure io, però lo sport insegna a rialzarsi e a farlo più forte!»

«Pressorè, Antonella ha vinto un’altra gara...!».

«Iiiih, Antone’, davvero? E non ci dici niente? Di’ di’, quando? dove?... raccontaci!».

«Sì, ieri a Taranto... ma niente, pressorè... sì, ho vinto...».

E non siamo mai riusciti/e a farle un’intervista per il Giornalino scolastico dell’allora Scuola Media «A. Manzoni», quando si allenava nell'A.S.D. Atletica "Don Milani” con il presidente e mister Tommaso Gentile.

Dire che era timida o comunque molto riservata e modesta è poco. Tutta la sua semplicità e il suo essere capatosta, come si dice qui a Mottola per indicare una forte determinazione, sono state sempre la sua forza.

Ed è così che, se tu insegni a scrivere in italiano corretto e a conoscere e studiare storia e geografia, per esempio, Antonella Palmisano è entrata direttamente nella Geografia del mondo e ha fatto e scritto una delle più belle pagine della Storia dell’Atletica, e dello Sport più in generale, vincendo a Sapporo la medaglia d’oro per i 20 km di marcia femminile alle Olimpiadi di Tokyo, prima in assoluto nella provincia di Taranto, con una gara condotta in testa da subito, sempre con eleganza e compostezza come amano commentare i telecronisti, perfetta, senza un richiamo, regalandosi e letteralmente mettendosi al collo prima la grande bandiera italiana, correndo come “Super Antonella”, e poi la medaglia d’oro nel giorno del suo trentesimo compleanno.

Prima atleta italiana a vincere un oro olimpico nella marcia e terza di sempre a prendere la medaglia, dopo l’argento di Elisabetta Perrone nella 10km ad Atlanta 1996 e il bronzo di Elisa Rigaudo nella 20km a Pechino 2008. Prima volta nella Storia per l’Italia, inoltre, in cui le due 20 km di marcia, vinte da Stano per la maschile e da lei per la femminile, vengono portate a casa tra l’altro da due pugliesi.

Venerdì 13 agosto a Mottola c’è stata la serata dell’accoglienza emozionata e festosa, iniziata alle 19 sul palazzo del Municipio, anche con i presidenti della Provincia e della Regione, oltre che con le massime autorità della Guardia di Finanza, passando dalla gremita piazza principale per arrivare nel punto panoramico delle Terrazze di Mezzogiorno fino alle 23. È stata un’enorme festa in cui risuonavano in continuazione i “Grazie, Antonella!” per questa meravigliosa ragazza che non dimentica mai le sue origini, la famiglia e il nonno e le nonne, come ha voluto precisare negli ulteriori ringraziamenti finali, e che alla mia domanda «Cosa consiglieresti alle giovani che intraprendono la carriera sportiva e che per timidezza, insicurezza o per le immancabili difficoltà si scoraggiano?» ha risposto che è proprio nello spirito dello sport la spinta a ricominciare, trovando spazi e tempi nei quali esprimersi al meglio e raggiungere gli obiettivi prefissati; sport che, con i sacrifici che comporta, aiuta a vivere e affrontare proprio la vita con tutte le sue difficoltà, come questo periodo di pandemia: «Sono caduta tante volte pure io, però lo sport insegna a rialzarsi e a farlo più forte!».

Lei, novella Tom Fitzgerald, il progettista Disney, che ha sognato la sua gara e «… volendo fare proprio quel tipo di gara» il 6 agosto ha grandemente trionfato, sta facendo ora sognare il suo piccolo paese che con lei vuole riscattarsi e rinascere in questo «momento magico per l’Italia» (e per la Puglia!), come ha detto subito dopo la gara che l’ha vista continuare a saltellare e correre di gioia, nell’intervista nella quale ci ha fatto ancora e di più piangere di gioia con il suo «Ciao, Mottola!».

 

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