"Decluttering" spirituale
25 giugno 2021
Un giorno una parola – commento a Giovanni 8, 31-32
La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza
Salmo 91, 4
Gesù dice: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi»
Giovanni 8, 31-32
Da un po’ di tempo va di moda il cosiddetto “decluttering” (letteralmente “fare spazio”), una pratica che punta a liberarsi del superfluo rimuovendo oggetti che non si usano più e che occupano spazio nelle nostre vite, non solo per fare ordine in casa, ma anche per alleggerire la mente e semplificare la vita, lasciare andare le zavorre materiali che spesso sono associate alla sfera emotiva.
Questa filosofia di vita ha molto a che fare con la Parola del vangelo di oggi che ci invita a perseverare nella verità. Non ci sono altre vie per vivere un discepolato che vuole essere vero ed autentico. Vediamo infatti che Gesù, nel giro di pochi versetti, per ben tre volte lo ripete: “veramente” (v. 31), “verità” e “verità” (v. 32), tutte parole che nella versione greca hanno la stessa radice. E a tale ripetizione verbale si aggiunge anche quel verbo greco che in questi versetti viene tradotto con “perseverate” e che nel racconto della vite e dei tralci (cap. 15) è reso con “rimanere/dimorare”. Rimanere nella Parola, perseverare, dimorare intenzionalmente in essa è l’unica via per conoscere la verità che sola ci permette di vivere le nostre esistenze liberamente, con le nostre fragilità ed i nostri doni. Per comprendere tale verità e vivere in essa è necessario però fare spazio, fare una sorta di decluttering spirituale che comporta la denuncia di quelli che sono i nostri idoli che ci ingannano e si sostituiscono a Dio. Per rimanere nella verità e ricercarla è necessario quindi liberarci da ciò che ingombra e appesantisce il nostro spirito, dal deposito che non serve e che ci allontana da quello che l’apostolo, nella lettera a Timoteo, chiama buon deposito, che siamo chiamati a custodire per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi (cfr. II Timoteo 1, 14).
Possa allora la nostra vita essere vissuta semplicemente, all’insegna dell’essenziale, chiedendo al Signore di aiutarci a conoscere quella verità che sola ci rende liberi. Amen.