Jacopo Lombardini: protestanti e libertà
01 giugno 2021
Doppio appuntamento in occasione della Festa della Repubblica con il docufilm realizzato dal Gruppo teatrale del Liceo Valdese
Nonostante i limiti imposti dalla pandemia, il Gruppo teatrale del Liceo valdese di Torre Pellice, con la regia di Anna Giampiccoli, è riuscito a portare a termine la realizzazione di un docufilm su Jacopo Lombardini, repubblicano, antifascista e partigiano ucciso a Mauthausen il 25 aprile 1945, che verrà presentato “dal vivo”, con la presenza della regista e degli studenti, mercoledì 2 e giovedì 3 giugno alla Galleria “Filippo Scroppo” di Torre Pellice, con posti limitati.
Si tratta di un importante tassello che si aggiunge alle varie iniziative che, nel corso degli anni, il Liceo valdese – con gli insegnanti di Storia e Storia locale – ha dedicato al “maestro di libertà”: dalla pubblicazione delle testimonianze su Lombardini a Mauthausen («La beidana», n. 23, giugno 1995) fino allo spettacolo teatrale Jacopo Lombardini maestro di libertà con il Gruppo Teatro
Angrogna (2016) passando per l’organizzazione di due pullman della memoria (2012 e 2014), uno dei quali aperto alla popolazione, lungo l’itinerario della deportazione di Lombardini.
Come ha raccontato ai microfoni di Radio Beckwith evangelica la regista Anna Giampiccoli, si è trattato di un lavoro lungo, cominciato nell’anno scolastico 2019-2020 con il Gruppo Teatro del Liceo valdese, realizzato con il contributo del Comitato per la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana, il contributo dell’Otto per mille della Chiesa valdese, e con la collaborazione dell’Anpi di Torre Pellice. «L’idea era di fare un lavoro su due personaggi protestanti antifascisti e partigiani, Jacopo Lombardini e Willy Jervis: siamo riusciti adesso a raggiungere il traguardo della parte che riguarda Lombardini».
Si tratta di un docufilm, spiega la regista, quindi con interviste e testimonianze («L’intervista principale che tiene il filo di tutto il documentario è a opera di Lorenzo Tibaldo, lo storico che si è occupato per molto tempo di Lombardini»), ma anche con ricostruzioni sotto forma di “fiction” di alcuni episodi della vita di Lombardini, realizzate con i ragazzi del Liceo, spiega Giampiccoli: «Dalla fuga dal Collegio al suo arrivo tra i partigiani a Pertusel, il suo incontro con Sergio Coalova, c’è anche una scena ambientata a Mauthausen, ma girata ovviamente a Torre Pellice. In realtà il progetto prevedeva anche un viaggio sui luoghi della deportazione di Lombardini, partendo da Luserna, passando per Torino, Fossoli, fino ad arrivare a Mauthausen, ma questa parte è stata cancellata».
La pandemia ha dunque influito sia sui tempi di realizzazione sia sulla possibilità di organizzare iniziative “collaterali”, ma non sullo spirito che ha animato gli “attori”. Infatti, conferma Giampiccoli, «il lavoro è stato molto interessante e partecipato da parte dei ragazzi, ci siamo anche molto “divertiti”, nelle ricostruzioni, con i costumi, nell’immedesimazione nei vari personaggi, è stato un lavoro particolarmente coinvolgente per loro».
Ogni anno che passa, ricorda Daniela Grill nell’intervista, ci separa sempre di più dalla memoria viva di questi eventi, e si perde un pezzetto di questa storia: come la percepiscono i giovani? Ha ancora un senso per loro? Forse nel territorio delle valli valdesi il discorso è facilitato, osserva Giampiccoli: «Le Valli hanno un passato molto forte in questo senso, che è presente nella vita dei nostri ragazzi: ci sono tanti rimandi, dai nomi delle strade in avanti, e per molti si tratta anche di storie di famiglia, quindi magari rispetto ad altri della loro generazione sono più coinvolti».
E poi c’è l’aspetto del coinvolgimento attraverso la finzione scenica:
«Affrontare questo discorso da un punto di vista di fiction, di ricostruzione, li aiuta ad approcciarsi a un periodo che per loro è storico, è materia di studio ormai. In questo modo la ricostruzione e l’immedesimazione nelle situazioni li appassiona molto di più, con un mezzo assolutamente congegnale a loro».
L’appuntamento è dunque per mercoledì 2 e giovedì 3 giugno, alle 20,45 alla Galleria “Filippo Scroppo” di Torre Pellice, via D’Azeglio 10, messa a disposizione dal Comune di Torre Pellice che ha dato anche il patrocinio all’iniziativa. Essendo i posti limitati è necessaria la prenotazione al 328-6021657. I posti a sedere sono esauriti, ancora disponibili una quindicina di posti in piedi per ciascuna serata.