Nasce la prima cabina di regia del turismo nel Pinerolese
13 maggio 2021
Coordinerà le linee di sviluppo turistico e cercherà di facilitare l’accesso ai bandi
Il territorio del pinerolese scommette sul turismo come motore di sviluppo di un territorio in sofferenza per molteplici ragioni; a tal fine nel corso della settimana passata, si è riunita a Pinerolo la prima cabina di Regia politica sul turismo nell’area del Pinerolese. Un tavolo che comprende sindaci assessori delegati dei 54 comuni della Zona omogenea Pinerolese e si propone di condividere i principali progetti di sviluppo del pinerolese in ambito turistico, facilitare l’istituzione di partenariati per la partecipazione a bandi di progetto e individuare le linee prioritarie di sviluppo del turismo sul territorio. I presenti hanno manifestato la soddisfazione per avere creato questo spazio di lavoro politico finalizzato a rilanciare il turismo in un’area più vasta, il Pinerolese, condividendo strategie e progettazioni al fine di ottimizzare i finanziamenti e coordinare le attività. «Le premesse dopo il primo incontro sono buone – spiega Andrea Ferretti, sindaco di Usseaux e membro della cabina di regia – perché l’approccio al tema è stato largamente condiviso dai presenti: occorre uscire da anacronistici campanilismi che per anni a mio parere sono stati il vero limite per lo sviluppo di una politica di territorio. Anche perché la tendenza dei bandi di finanziamento è sempre più quella di favorire entità territoriali più vaste del singolo comune».
La cabina di regia avrà modo di interfacciarsi con il gruppo “Ripartiamo insieme”, attivo sul territorio da oltre un anno e costituito da enti pubblici, imprenditori, operatori culturali e organizzazioni sindacali. In particolare, lo sforzo sarà rivolto a potenziare e sviluppare i punti di forza, con un’offerta che va dall’ambito storico-naturalistico a quello religioso passando per quello sportivo. «Sono state delineate alcune linee di sviluppo principali, a partire dalla valorizzazione del Forte di Fenestrelle e delle altre fortificazioni alpine presenti in Val Pellice e Germanasca e delle cosiddette strade bianche, ossia antichi percorsi militari, passando per il turismo religioso, con la rete sentieristica legata alla storia di cattolici e valdesi del territorio, e quello sportivo, con la valorizzazione dell’impiantistica d’eccellenza del territorio, dal centro federale di tiro con l’arco di Cantalupa ai poli del ghiaccio di Pinerolo e Torre Pellice, oltre agli impianti sciistici di Pragelato».
Un progetto di sviluppo turistico che si dovrà inserire nel contesto di una svolta ecologica e tecnologica portata dai fondi europei destinati a tale scopo. «Qualsiasi idea di sviluppo oggi deve tenere conto di questa direzione – conclude Ferretti –. D’altronde è nelle nostre corde lo sviluppo di un turismo sostenibile e che sappia rispettare i nostri territori. Per raggiungere questo obiettivo un ruolo chiave sarà quella dell’ospitalità diffusa che rende tra l’altro più autentica e, di conseguenza, più appetibile l’esperienza turistica per un territorio che vuole aprirsi oltre i confini di un turismo di vicinato».