Il servo del Signore
07 aprile 2021
Un giorno una parola – commento a Isaia 53, 12
Egli ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i colpevoli
Isaia 53, 12
Gesù dice: «Benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano»
Luca 6, 28
Chi è costui che secondo il profeta ha portato i peccati di molti e interceduto per i colpevoli, chi è questo servo del Signore?
Isaia parla in un tempo in cui Israele è in esilio; le alleanze sbagliate e la debolezza del suo esercito lo hanno fatto soccombere ed ora è deportato in terra straniera. Per bocca dei profeti, però, Israele comprende che il suo destino non dipende solo da ragioni socio-politiche ma è la conseguenza della sua infedeltà a Dio, del Suo giudizio; non una punizione fine a se stessa, ma la conseguenza inevitabile dell’allontanamento da Dio.
Il libro di Isaia si riferisce spesso al popolo di Israele definendolo metaforicamente “mio servo”. È chiaro dunque che il “servo del Signore” sia da identificare con il popolo d’Israele, personificato nel linguaggio poetico come se fosse un unico individuo, più precisamente si tratta della personificazione di un residuo d’Israele rimasto fedele a Dio.
Questo piccolo gruppo - a differenza di tutti gli altri - restando fedele a Dio, garantisce l’esistenza di Israele, perché senza fede Israele non può esistere. Soffrendo, come e con gli altri, pur essendo giusto e mantenendo la fede, questo gruppo porta il peccato di molti e intercede presso Dio.
Lo Spirito Santo, però, è capace di far parlare i testi anche al di là della comprensione dei loro stessi autori, per questo, attraverso la rivelazione del Nuovo Testamento, scopriamo che il servo sofferente non è solo il residuo di fedeli di cui parlava Isaia ma è anche Gesù che prese su di sé i nostri peccati.
Ci sono delle ragioni socio-politiche anche per la morte di Gesù, ma dietro di esse c’è il piano di Dio. Gesù è il nuovo servo sofferente, colui che ha preso su di sé il nostro peccato. Sulla croce di Cristo Dio ha confermato la sua giustizia e nello stesso tempo ha adoperato la nostra salvezza, mostrando la sua misericordia.
In quella salvezza troviamo la forza per la testimonianza e la capacità di seguire l’esempio del servo sofferente, di benedire quelli che ci maledicono e di pregare per quelli che ci oltraggiano, introducendo così nel mondo le logiche del Regno di Dio.