Roma. Audizione pubblica di Maria Grazia Mazzola
28 ottobre 2020
Domani a Palazzo San Macuto l’inviata speciale del TG1, minacciata più volte per le sue inchieste svolte in Italia e all’estero, parlerà di informazione sulle mafie
Domani alle 13 presso Palazzo San Macuto, la giornalista Maria Grazia Mazzola, inviata speciale del TG1, è stata convocata da Walter Verini, coordinatore del comitato della Commissione parlamentare Antimafia a tutela dei giornalisti minacciati, a tenere una audizione pubblica. La giornalista sarà accompagnata da Lazzaro Pappagallo, segretario dell’Associazione Stampa Romana, parte civile al processo che la vede coinvolta a Bari per l’aggressione e le minacce ricevute da Monica Laera, moglie del boss Lorenzo Caldarola (in carcere per associazione mafiosa), già condannata con l’accusa di associazione di stampo mafioso in Cassazione.
La giornalista parlerà di ben tre procedimenti giudiziari sulle minacce da lei ricevute in relazione alle inchieste svolte in Puglia, sulla crescente militarizzazione del quartiere Libertà a Bari da parte dei clan che affiliano i minorenni, e all’estero in Slovacchia e a Malta per gli omicidi del reporter investigativo Jan Kuciak, e della giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia, uccisi perché stavano indagando sulla corruzione dei politici, sul riciclaggio di denaro sporco, e sull’intreccio tra mafia-politica-affari. In alcuni dei processi Mazzola è difesa direttamente da Stampa Romana; a Bari – l’udienza definitiva contro la boss Monica Laera dovrebbe tenersi il 3 dicembre, pandemia permettendo – è difesa dall’avvocata Rai, Caterina Malavenda.
Nel corso dell’audizione di domani, Maria Grazia Mazzola parlerà anche di alcuni retroscena nell’aggressione mafiosa subita a Bari dalla boss Monica Laera. «Come ho avuto modo di denunciare più volte – ha dichiarato Mazzola–, la Puglia è indietro di tantissimi anni nella lotta ai clan. Parlerò anche della Rai e dell’informazione sulle mafie così deficitaria oggi, a differenza di quanto si faceva meglio in passato».