Dio ci incontra non per giudicarci ma per guarirci
02 ottobre 2020
Un giorno una parola – commento a Marco 2, 17
Io ho visto le sue vie, e lo guarirò; lo guiderò e ridarò le mie consolazioni a lui e a quelli dei suoi che sono afflitti
Isaia 57, 18
Gesù, udito questo, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori»
Marco 2, 17
Il credente del libro dei Salmi dichiara: «Il Signore è buono e giusto; perciò insegnerà la via ai peccatori. Guiderà gli umili nella giustizia, insegnerà agli umili la sua via» (Salmo 25, 8-9). Dio si manifesta nell’insegnare la giustizia agli umili perché agisce per bontà.
Spesso dimentichiamo questa grande opera del Signore e siamo convinti che Egli viene per premiare i giusti e condannare i peccatori. Tale convinzione non è presente solo del mondo religioso del tempo di Gesù, ma lo è ancora oggi nel mondo cristiano. Ci attendiamo molto da Dio in benefici e aiuti perché siamo convinti di aver compiuto in modo completo la sua volontà. Quando le aspettative non hanno successo consideriamo il Signore ingiusto.
Il messaggio evangelico è fondato sull’opera di Gesù medico, non elargitore di premi. Il medico opera e vive con i malati allontanandosi da chi si considera sano. Questo aspetto dell’evangelo ci è di conforto perché tutti noi ci consideriamo bisognosi di guarigione per una vita rinnovata. Noi siamo riconoscenti del fatto che il Signore ogni giorno ci incontra non per giudicarci o premiarci, ma guarirci dalla nostra ingiustizia umana.