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Cancellare il debito dei paesi poveri che combattono il Coronavirus

È la richiesta di 77 leader religiosi del Regno Unito ai ministri delle finanze del G20 che si incontreranno durante il fine settimana in Arabia Saudita

77 leader cristiani, ebrei, musulmani e di altre religioni del Regno Unito hanno firmato una lettera aperta inviata ai ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali che si incontreranno in Arabia Saudita dal 18 al 19 luglio. La lettera chiede che vengano cancellati i debiti dei paesi in via di sviluppo che stanno combattendo l’impatto del coronavirus.

La minaccia ai paesi in via di sviluppo è «chiara e scioccante», affermano i firmatari, avvertendo che milioni di persone in più sono a rischio di cadere in estrema povertà a causa della pandemia.

I leader religiosi stimano che fino alla fine del 2020 fino a 270 milioni di persone dovranno affrontare la fame e 340 milioni saranno minacciati dalla disoccupazione.

Lo scorso aprile, i ministri delle finanze del G20 hanno decretato la sospensione temporanea dei pagamenti del debito da parte dei paesi poveri, ma la lettera li esorta a cancellare completamente il debito dei paesi in via di sviluppo per gli anni 2020 e 2021.

I leader religiosi affermano che un simile passo consentirebbe alle comunità più vulnerabili di resistere alle sfide della pandemia.

«La cancellazione garantirebbe agli operatori sanitari nei paesi in via di sviluppo di poter aiutare a sconfiggere il coronavirus, e ai paesi di avere le risorse necessarie per riprendersi dalla devastazione economica che la pandemia ha provocato, anche aiutando le comunità già fortemente colpite dagli effetti della crisi climatica», si legge nella lettera.

«Insistere sul rimborso del debito di fronte alla sofferenza causata da questa pandemia sarebbe un affronto alle tradizioni di fede che rappresentiamo».

«Vi esortiamo a mostrare l’ambizione e la leadership necessarie per affrontare questa sfida», hanno aggiunto.

La lettera è stata firmata dai vescovi della Chiesa d’Inghilterra, dal capo dell’Alleanza evangelica Gavin Calver, nonché da leader metodisti, riformati uniti, battisti, della Chiesa cristiana di Dio e dell’Esercito della Salvezza. Tra i firmatari anche i rappresentanti delle Ong cristiane: Tearfund, Christian Aid, Scottish Catholic International Aid Fund (Sciaf), e Catholic International Development Charity (Cafod).

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