Rendere grazie a Dio
10 luglio 2020
Un giorno una parola – commento a II Corinzi 4, 15
Un’età dirà all’altra le lodi delle tue opere, e farà conoscere i tuoi prodigi
Salmo 145, 4
La grazia che abbonda per mezzo di un numero maggiore di persone moltiplichi il ringraziamento alla gloria di Dio
II Corinzi 4, 15
Il Salmo 145 dice: «Un’età dirà all’altra le lodi delle tue opere, e farà conoscere i tuoi prodigi». La parola del creato – quella attraverso la quale il mondo e la sua storia esprimono un senso e sono conoscibili – loda le opere di Dio. È un dire che non si limita al solo esistere delle creature, ma anche ai tempi, all’avvicendarsi delle epoche: è quel linguaggio che fa di tutto ciò che vi è, vi fu e vi sarà un mondo, un cosmo – non un incomprensibile guazzabuglio privo di senso. Tutto, anche nel suo mutare e avvicendarsi, seppure non ci fa “conoscere Dio”, esprime però la lode al suo operare, all’orecchio di chi comprenda quel linguaggio. E questa lode si trasmette e si moltiplica di età in età.
Anche l’apostolo Paolo, nella Seconda Epistola ai Corinzi, fa un discorso simile, riferito però non all’opera creatrice di Dio, bensì a quella redentrice: alla sua grazia. La grazia di Dio, che non resta circoscritta a una ristretta cerchia di persone – a coloro che avevano conosciuto il Gesù terreno – ma si estende a un numero via via maggiore di credenti, ottiene come risposta il moltiplicarsi del rendimento di grazie, quale segno della sua realtà e della sua universalità. L’universalità della grazia di Dio – la sua “abbondanza” – genera il propagarsi del rendimento di grazie. Rendere grazie a Dio, sempre, in ogni cosa, anche in ciò che nel mondo non riusciamo ad accettare, è il linguaggio in cui lodiamo l’opera di Dio. L’opera di Dio non è soltanto bella – anzi, sovente non ci pare affatto così – ma è salvifica – cioè: Dio salva non dove c’è bellezza e armonia, ma appunto dove c’è male e peccato. Siamo perciò in grado, nella fede, di ringraziare Dio in ogni situazione e in qualunque frangente. E di farlo insieme a tutti e tutte coloro che, oggi e in ogni epoca, condividono la nostra fede. Rendere grazie a Dio è la vera testimonianza alla sua gloria, testimonianza che si propaga da persona a persona e si moltiplica di età in età.