L’amore per l’ignoto che sconfigge la paura
09 aprile 2020
Il 2 aprile passato è stata la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'autismo. Una realtà che, nonostante l'emergenza sanitaria attuale, esiste nella vita di molte famiglie abbattendo muri e reinventando l'amore
Nel 2014 Vincenzo Agliottone, titolare insieme a sua moglie di un negozio di giocattoli a Napoli, ha progettato l'idea di una linea di giochi per ragazzi e bambini con spettro autistico. Un progetto che ha inserito il suo negozio nella rosa dei pochi esercizi attenti ai bisogni particolari di bambini e famiglie che devono affrontare diverse difficoltà quotidiane.
Nell'attualità delicata della quarantena che il nostro Paese sta vivendo, Agliottone ha sviluppato sui suoi social uno spazio che fornisce supporto per aiutare i clienti e, in generale, tutti i bambini ad affrontare meglio il periodo. Testi, video conversazioni, vignette; La principessa e il drago è un appoggio e uno spazio pensato con la collaborazione e il supporto della psicologa Loredana Borrelli e l'autrice di libri per ragazzi Vivi Hutter. Una meravigliosa fonte di felicità in un momento di tempo sospeso che riesce a sorprendere.
È stimato che a 1 bambino ogni 77 in Italia venga diagnosticato l'autismo. Una consapevolezza in progressivo aumento grazie all'introduzione di strategie di screening e individuazione precoce che permettono una diagnosi a partire anche dai disturbi lievi. Un disturbo neuropsichiatrico dell'età evolutiva che ogni 2 aprile vede i suoi protagonisti e le loro famiglie al centro della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Un'opera di sensibilizzazione importantissima e necessaria che ha il blu come colore ufficiale della campagna.
Se ti abbraccio non aver paura (Marcos y Marcos, 2012) è la storia di Franco Antonello e suo figlio Andrea di 18 anni, a cui è stato diagnosticato l'autismo all'età di 3 anni. Una rivoluzione violenta che sconvolge la vita della famiglia Antonello e la quotidianità di un padre che si ritrova a dover imparare da zero a vivere e ad amare un figlio pieno di bisogni e di amore da dare.
Ed è proprio in questo percorso di amore da reinventare, di un rapporto da ricostruire che Franco trasforma in forza, la sofferenza di un disturbo che riempie di domande senza mai dare le risposte che ci si aspetta. Un'impresa folle, una sfida incredibile. Così, nel 2008, Andrea e Franco partono per un viaggio tra Nord e Sud America. Un'avventura di 38mila km, tra la Florida, Stati Uniti e il Brasile da soli e circondati di un coraggio che si può solo raccontare.
Fulvio Ervas (Musile di Piave, 1955) narra questa impresa percorrendo le strade solcate da una famiglia che si ricompone sfuggendo alle regole e attraversando gli orizzonti di una diagnosi che innalza muri altissimi. Emozioni, desideri, riflessioni, difficoltà e parole mangiate dal vento e dal viaggio. Un linguaggio nuovo, una lettura delicata e potente che scuote senza far male, lasciando un senso di gratitudine.
Se ti abbraccio non aver paura - una frase scritta sulle magliette che Andrea, abituato a stringere gli sconosciuti, indossava da piccolo nei posti affollati – oggi è un documentario prodotto da Ushuaia Film che è stato disponibile gratuitamente su YouTube nel weekend del 2 aprile per sopperire l'uscita nelle sale rimandata per emergenza sanitaria. Il lungometraggio è un on the road del secondo viaggio dei Franco e suo figlio, in moto, seguendo lo stesso itinerario della pellicola di Marrakech Express.
Un'altra follia, l'ennesima idea fuori dagli schemi, lontano dalle regole dei limiti. Senza risposte, senza certezze ma con un potere che solo l'amore può fare.