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Io accolgo, l'Unione europea fermi violenze al confine con la Turchia

Un nuovo appello e raccolta firme della campagna "Io Accolgo", alla quale aderisce anche la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, insieme a decine di organizzazioni e realtà che si occupano di migranti

L’Europa prenda posizione per i diritti delle persone che in questi giorni, nelle scorse settimane e molto probabilmente anche nelle prossime, cercano di valicarne i confini. Stop alle violenze da parte delle forze dell’ordine, stop alla repressione e alla violazione dei diritti di questi migranti, in primis del diritto d’asilo.

Lo chiede la campagna “Io Accolgo”, alla quale aderisce anche la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), insieme a decine di organizzazioni e realtà che si occupano di migranti.

 

La rete di associazioni ha lanciato oggi un appello al Parlamento europeo “affinché venga fermata la violenza e l’uso della forza contro persone inermi al confine tra Ue e Turchia e venga ristabilita la legalità e il rispetto dei diritti umani, in primo luogo il diritto d’asilo”.

Qui è possibile per tutti i cittadini firmare l’appello rivolto agli eurodeputati.

“Quanto sta succedendo – si legge nel testo dell’appello diffuso oggi dalla rete solidale – è frutto di scelte sbagliate fatte con l’obiettivo di esternalizzare le frontiere e impedire alle persone in fuga da guerre e persecuzioni di arrivare in Europa per chiedere protezione. L’accordo siglato nel marzo 2016 tra Ue e Turchia oltre che sbagliato è anche controproducente. I governi e le istituzioni europee hanno fornito alla Turchia un’arma di ricatto che consente di usare le persone come fossero merce, cancellando la nostra storia, i principi delle Costituzioni europee e la civiltà del diritto. Il governo greco, con il sostegno dei governi europei e della Commissione, ha messo in atto una vera e propria guerra, con l’uso di armi e violenza indiscriminata, contro uomini, donne e minorenni indifesi. L’uso delle armi, di esercito e polizia, contro civili inermi è vietato dalle leggi e dalle convenzioni internazionali e non c’è alcuna circostanza che possa giustificare una tale barbarie”.

“Il Parlamento europeo – continuano i promotori dell’iniziativa – intervenga per riaffermare il principio di non refoulement che in queste ore viene cancellato alla frontiera greco turca, il diritto d’asilo e il diritto all’accoglienza delle persone che arrivano alle nostre frontiere a chiedere protezione. Si intervenga per riaffermare la necessità di un piano europeo di redistribuzione dei richiedenti asilo, con quote adeguate e con priorità per i minori stranieri non accompagnati e situazioni vulnerabili. E’ urgente fermare la violenza e l’uso della forza contro i profughi e per ribadire quei principi di solidarieta’ e umanita’ che sono parte fondante dell’Unione europea e ai quali non possiamo rinunciare se non vogliamo cancellare la nostra storia e alimentare i sentimenti anti europei e anti democratici che mettono a rischio l’esistenza stessa dell’Ue”.

Di seguito il testo completo dell’appello, in italiano e in inglese, e le associazioni firmatarie:

IL PARLAMENTO EUROPEO FERMI LE VIOLENZE E LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI ALLA FRONTIERA UE-TURCHIA

FIRMA QUI L’APPELLO: http://chng.it/CmCgCGyCHZ

Facciamo appello al Parlamento Europeo e ai gruppi politici che rappresentano i cittadini e le cittadine dell’UE affinché venga fermata la violenza e l’uso della forza contro persone inermi al confine tra UE e Turchia e venga ristabilita la legalità e il rispetto dei diritti umani, in primo luogo il diritto d’asilo.

Quanto sta succedendo, è frutto di scelte sbagliate fatte con l’obiettivo di esternalizzare le frontiere e impedire alle persone in fuga da guerre e persecuzioni di arrivare in Europa per chiedere protezione.

L’accordo siglato nel marzo 2016 con la Turchia di Erdogan oltre che sbagliato è anche controproducente.

I Governi e le istituzioni europee hanno fornito alla Turchia un’arma di ricatto che consente di usare le persone come fossero merce, cancellando la nostra storia, i principi delle costituzioni europee e la civiltà del diritto.

Il governo greco, con il sostegno dei governi europei e della Commissione, ha messo in atto una vera e propria guerra, con l’uso di armi e violenza indiscriminata, contro uomini, donne e minorenni indifesi. L’uso delle armi, di esercito e polizia, contro civili inermi è vietato dalle leggi e dalle convenzioni internazionali e non c’è alcuna circostanza che possa giustificare una tale barbarie.

Il Parlamento Europeo intervenga per riaffermare il principio di non refoulement che in queste ore viene cancellato alla frontiera greco turca, il diritto d’asilo e il diritto all’accoglienza delle persone che arrivano alle nostre frontiere a chiedere protezione.

Si intervenga per riaffermare la necessità di un piano europeo di redistribuzione dei richiedenti asilo, con quote adeguate e con priorità per i minori stranieri non accompagnati e situazioni vulnerabili.

È urgente fermare la violenza e l’uso della forza contro i profughi e per ribadire quei principi di solidarietà e umanità che sono parte fondante dell’Unione Europea e ai quali non possiamo rinunciare se non vogliamo cancellare la nostra storia e alimentare i sentimenti anti europei e anti democratici che mettono a rischio l’esistenza stessa dell’UE.

FIRMA QUI: http://chng.it/CmCgCGyCHZ

————-
The European Parliament must intervene to stop violence, the use of force and human rights violations at the EU-Turkey border.

SIGN HERE: http://chng.it/CmCgCGyCHZ

The European Parliament must intervene to stop violence, the use of force and human rights violations at the EU-Turkey border.

We call on the European Parliament and the political groups representing the EU citizens to stop violence and the use of force against defenseless people at the EU-Turkey border  and to restore legality and respect for human rights, firstly the right of asylum.

What is happening is the result of wrong choices made with the aim of externalizing borders and preventing people fleeing from wars and persecutions from arriving in Europe to seek protection.

The agreement signed in March between the EU and Turkey is not only wrong but also counterproductive.

Governments and European institutions have provided Turkey with an instrument of blackmail that allows people to be used as goods, erasing our history, the principles of European constitutions and the civilization of law.
The Greek government, with the support of European governments and the Commission, has waged a real war, with the use of weapons and indiscriminate violence, against defenseless men, women and children.

The use of weapons, by army and police, against unarmed civilians is prohibited by international laws and conventions and there is no circumstance that can justify such barbarism.
The European Parliament must intervene to reaffirm the principle of non-refoulement which in these hours is being canceled at the EU-Turkish border, the right of asylum and acceptance of the people who come to our borders to seek protection.
Actions must be taken to reaffirm the need for a European redistribution plan for asylum seekers, with adequate quotas and with priorities for unaccompanied and separated minors and people in vulnerable conditions.
There is an urgent need to stop violence and the use of force against refugees and to reiterate the principles of solidarity and humanity that are a fundamental part of the European Union and which we cannot renounce if we do not want to erase our history and feed anti-European and anti-democratic feelings, who put the very existence of the EU at risk.

SIGN HERE: http://chng.it/CmCgCGyCHZ

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