Dominare le pulsioni aggressive
14 gennaio 2020
Un giorno una parola – commento a Genesi 4, 7
Dio disse a Caino: «Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!»
Genesi 4, 7
Ricerca la giustizia, la pietà, la fede, l’amore, la costanza e la mansuetudine
I Timoteo 6, 11
Non sappiamo per quale motivo Dio non gradisse l’offerta di Caino; la Bibbia non ce lo dice. Ma ci dice che egli bruciava per la rabbia e camminava con il capo abbassato, come chi rimugina un pensiero fisso, persistente, ed è carico di rancore; tanto che Dio gli dice che, se agirà bene, rialzerà il capo. Dio quindi pone davanti a Caino due possibilità: agire bene, e allora potrà rialzare il capo, cioè essere di nuovo sereno, con la coscienza a posto e senza sensi di colpa; oppure lasciarsi dominare dal peccato. Perché il peccato è pronto a balzargli addosso e a dominarlo; come una bestia feroce che aspetta dietro la porta ed è pronta ad assalire la preda e a distruggere la vita della sua vittima. Insomma Dio dice a Caino che, se vuole, può dominare la sua pulsione aggressiva.
Tutto è dovuto alla rabbia di Caino: gelosia, invidia nei confronti del fratello, forse anche senso di ingiustizia per le preferenze di Dio.
Gelosia, invidia, e soprattutto senso della competizione dominano anche le nostre vite. Oggi più che mai, in una società dove bisogna per forza primeggiare, avere successo. Anche noi quindi potremmo lasciarci dominare dalla bestia feroce e lasciarci travolgere dalla rabbia, diventare aggressivi o addirittura cercare di schiacciare i nostri “competitori”; sul lavoro, in famiglia, persino nell’ambito delle attività della chiesa.
Allora, queste parole possono fare riflettere anche noi: se agiamo bene, possiamo andare a testa alta. Ma è necessario ricordarci sempre che la bestia – il peccato – sta in agguato dietro la porta, e che se ci lasciamo dominare dalle pulsioni aggressive che sentiamo dentro, saremo prede del peccato. Sta a noi non aprire la porta.
Immagine: Caino uccide Abele, da un manoscritto del XV secolo