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"Luci su Rosarno": pettorine, faretti e lampioni per illuminare la piana di Gioia Tauro

Mediterranean Hope, il programma migranti e rifugiati della Fcei, è una delle realtà impegnate per cercare di rendere più sicuro il tragitto dei braccianti che vanno e tornano dai campi in bicicletta

Inizia oggi "Luci su Rosarno", un progetto per illuminare le strade della piana ed evitare incidenti ai braccianti che si muovono in bici, al quale partecipa, tra le altre associazioni e realtà impegnate nella zona, Mediterranean Hope (MH), programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

«Il progetto "Luci su Rosarno" – si legge sulla pagina fb dell’iniziativa, cui partecipano anche Ibrahim Diabate e Francesco Piobbichi, operatori di MH a Rosarno – nasce da alcune organizzazioni formali ed informali che sostengono i diritti per tutti i lavoratori e le lavoratrici nel territorio della piana di Gioia Tauro. Uno dei rischi maggiori che i braccianti corrono sulle strade di questa zona è quello di essere investiti quando vanno o tornano dal lavoro in bicicletta. Non esistono infatti trasporti pubblici e l’assenza di illuminazione nelle strade è pressoché totale. Spesso i braccianti si muovono quindi con bici che non sono dotate di faretti e rischiano di essere investiti. Purtroppo ogni anno si registrano incidenti dovuti a questa combinazione di fattori. Fare luce su Rosarno attivando reti di sostegno e di solidarietà attiva, distribuendo pettorine segnaletiche e luci per le biciclette, è un piccolo gesto che vuole “aprire una luce nel buio dei diritti negati”. Diritto ad avere un permesso di soggiorno ed una residenza, diritto ad avere un lavoro regolare, diritto a non rischiare la vita per andare a lavorare. Con questa prima azione inizieremo a creare nel territorio protagonismo e partecipazione attraverso la solidarietà diretta tra tutte le persone che vivono nella piana. Avere un’illuminazione adeguata infatti non è un problema che riguarda solo i migranti ma tutto il territorio».

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