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La qualità delle relazioni tra le generazioni

Un giorno una parola – commento a Matteo 7,11 

Ritorna, o Signore, liberami; salvami, per la tua misericordia
Salmo 6, 4

Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!
Matteo 7, 11 

Nei vangeli di Matteo (7, 7-13) e Luca (11, 9-13) troviamo un discorso chiaro e franco sull’esaudimento della preghiera. Se l’essere umano, pur con tutti i limiti e le contraddizioni e persino nonostante la propria malvagità, abitualmente non inganna né delude i propri figli, a maggior ragione Dio sa ascoltare ed esaudire le nostre preghiere. In Luca, che dà maggior rilievo alla realtà dello Spirito, si afferma che si tratta del dono dello Spirito Santo (Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!). 

Gesù sfida i suoi ascoltatori, perché egli sa che in realtà non sempre siamo in grado di mantenere un buon rapporto con i figli e le figlie. Se consideriamo in senso ampio la relazione fra le generazioni, ci accorgiamo presto che viviamo immersi in innumerevoli contraddizioni. Forse presumiamo di sapere donare ai nostri figli ciò di cui hanno bisogno. Le intenzioni abitualmente sono buone, ma i risultati concreti spesso lasciano molto a desiderare. Le guerre, per esempio, le dichiarano i padri e i nonni e le combattono per lo più i figli e i nipoti. Le crisi economiche o i disastri ambientali li provocano i padri e ricadono su figli e nipoti. Certo, tutti possiamo commettere errori, ma su questo aspetto ne commettiamo parecchi.

Fermo restando che il Signore sa rispondere alle nostre preghiere in modo infinitamente maggiore, il testo ci interpella e ci sfida a riflettere anche sulla vera qualità delle nostre relazioni fra le generazioni. Gesù ci ricorda l’incommensurabile generosità di Dio e ci lascia due compiti da assolvere: mantenere alta la qualità delle relazioni tra le generazioni e imparare ogni giorno a pregare il Signore con perseveranza e fiducia. Egli sa ascoltare e rispondere, e noi?

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