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Interpellanza urgente sui corridoi umanitari

Verrà presentata alla Camera dal primo firmatario, l’on. Raffaele Bruno (M5S). Soddisfazione del past. Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia

Domani, venerdì 15 novembre, verrà discussa alla Camera l’interpellanza urgente sui corridoi umanitari, depositata a prima firma del deputato M5S, Raffaele Bruno, evangelico battista.

Attraverso questa iniziativa si chiede al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’Interno «a fronte della emergenza migratoria in atto, se e con quali strumenti il Governo intenda promuovere e farsi portavoce, nelle opportune sedi comunitarie, anche in vista dei prossimi Consigli affari interni ed affari generali dell’Unione europea e del Consiglio europeo di dicembre 2019, di iniziative concrete finalizzate alla apertura di corridoi umanitari europei verso altri Stati membri dell’Unione europea, nel quadro di un progetto comune condiviso per la difesa dei diritti dei profughi».

Nell’interpellanza si evidenzia che l’attivazione dei Corridoi umanitari è stata resa possibile, in Italia, grazie all’attività di sostegno offerta in maniera gratuita dalla Tavola Valdese, dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Cei e dalla Caritas, che, in collaborazione con le istituzioni italiane, hanno permesso l’accoglienza in Italia, in legalità e sicurezza, di profughi in condizione di vulnerabilità.

«L’azione umanitaria promossa con i CU – si legge nell’interpellanza (il cui testo integrale si può leggere qui) – costituisce una best practice di grande importanza anche a livello europeo, come dimostrato, tra l’altro, dall’attivazione di esperienze analoghe avviate in altri Stati in Europa (ad esempio Francia, Belgio, Andorra) – pur nelle differenze dei singoli ordinamenti nazionali – e dall’interesse crescente mostrato nei confronti di iniziative volte a creare canali complementari di accesso legale per richiedenti asilo e rifugiati con il coinvolgimento del settore privato e della società civile».

«Ringraziamo l’on. Raffaele Bruno per questa interpellanza che rilancia la proposta della Fcei, della Comunità di Sant’Egidio e della Tavola valdese di aprire corridoi umanitari europei dalla Libia – ha dichiarato all’agenzia stampa Nev il pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) –. L’ampio consenso raccolto attorno a questa proposta suggerisce un’iniziativa urgente da parte del governo italiano nelle sedi europee. In Italia e in Europa, le chiese evangeliche sono da tempo impegnate a sostenere questa proposta, che speriamo sia formalmente assunta dal governo italiano come strumento utile a garantire protezione e asilo a migliaia di profughi di fatto intrappolati in Libia e esposti a sfruttamento e violenze ampiamente documentate. Annuncio con piacere che la Fcei ha già programmato un’iniziativa a sostegno dei corridoi umanitari europei a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, per il prossimo 10 dicembre. In quella sede, insieme alle chiese sorelle d’Europa, presenteremo un documento tecnico che delinea i termini della possibile collaborazione con le istituzioni nazionali e europee per l’apertura dei corridoi dalla Libia».

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