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Tremila parole in cerca di un tutore

La città di Torino ha accolto l’arrivo dell’autunno con un’iniziativa potente e nobilissima. L’idea è nata dalla casa editrice dei dizionari per eccellenza: La Zanichelli. L’obiettivo è salvare tremila parole che rischiano di andare perdute per sempre

Acquiescente, imperturbabile, svicolare, paraggio, capzioso, impavido, grifango, ferino, manicaretto, odissea, avulso, pleonastico, pandemonio, spilungone.
Per l’esattezza sono 3.126 e sono i termini che nell’edizione 2020 del vocabolario Zanichelli saranno accompagnati da un fiorellino (♣️), un simbolo grafico speciale che le contrassegnerà come parole da salvare.

Dove Piazza Statuto termina affacciandosi verso il centro città, tra corso Palestro e via Garibaldi fino al 4 ottobre 2019 (dalle 10.00 alle 19.00) un’installazione-vocabolario ospiterà l’#AreaZ: una zona a lessico illimitato in cui grandi, piccini, torinesi, turisti e chiunque sia di passaggio vengono invitati a scegliere una parola, adottarla e prendersene cura diventandone ambasciatore.

Questa vera e propria operazione di salvataggio nasce dall’esigenza di recuperare dal dimenticatoio termini ormai considerati desueti e che le nuove generazioni stanno dimenticando o, peggio, sostituendo rischiando di semplificare, generalizzare quello che sarà il futuro del lessico italiano.
Una vera e propria corsa alle armi che Zanichelli ha deciso di attuare per amore delle parole e della loro storia.
#Paroledasalvare è l’hashtag ufficiale di un progetto che coinvolgerà le principali città italiane (Milano, Torino, Firenze, Bologna, Bari, Palermo). Ognuna di esse, da fine settembre a inizio novembre, ospiteranno #AreaZ. Dai più curiosi ai semplici passanti, avvicinandosi al touchscreen presente nell’installazione-dizionario potranno interagire e avere a che fare con il contenuto dello Zingarelli e conoscere le definizioni delle parole da salvare.

Una volta scelto il lemma che si desidera adottare, chi vorrà potrà postare sui propri canali di Facebook e Instagram uno scatto completo di definizione dettagliata. Donando a chiunque l’opportunità di condividere e divulgare l’iniziativa e di arricchire il lessico di amici e followers.
Un progetto di marketing, certo, ma dalla creatività sbalorditiva che riesce a coinvolgere anche chi ai social, ai likes e alle condivisioni preferisce le vie più tradizionali: nei pressi dell’installazione saranno presenti e disponibili 21 cartoline dedicate ad altrettante parole da salvare affrancabili e pronte per la spedizione. Perché le parole e il loro significato possano essere di tutti e superare qualunque distanza.

Il tour delle #paroledasalvare è partito da Milano (dal 21 al 28 settembre) in Largo La Foppa; Torino ospiterà l’installazione fino a venerdì 4 ottobre e le tappe seguenti saranno: Bologna (piazza Galvani, 5-11 ottobre), Firenze (12-19 ottobre), Bari (21-26 ottobre), Palermo (28 ottobre-2 novembre).
Un’occasione urbana e culturale che sa di divertimento con intenti nobili. Come la possibilità di riempire il proprio bagaglio linguistico, fare bella figura in famiglia, a scuola o con gli amici. E se il pensiero è una porta spalancata sulla dialettica, avere le parole esatte ci potrebbe aiutare a pensare meglio, a spiegarci al meglio. All’altro ma, prima di tutto, a noi stessi.

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