Dio raccoglie le nostre lacrime
30 settembre 2019
Un giorno una parola – commento a Salmo 56, 8
Tu raccogli le mie lacrime nell’otre tuo; non le registri forse nel tuo libro?
Salmo 56, 8
Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione
II Corinzi 1, 3-4
Le lacrime possono essere di gioia oppure sciocche: «Lacrimoni che sono lenzuola / da strappare e da calare giù», come cantava ironicamente Lucio Battisti e più seriamente: «Son lenti affluenti / i suoi pianti a dirotto / son diamanti striscianti / che il silenzio hanno rotto». Che vita ha fatto il salmista? A immaginarsela… Eppure, non c’è da lavorare molto di fantasia: basta ripensare alla propria esistenza, a quella di parenti e amici; è sufficiente guardarsi un po’ attorno: l’amianto di Casale Monferrato, la silicosi delle miniere della val Germanasca, la violenza sulle donne; e in questi anni, quanto più salato sarà diventato il mar Mediterraneo a causa delle lacrime versate da chi l’ha attraversato alla ricerca di un futuro?
Le lacrime: fluido vitale espressione di un’emozione intensa e dunque preziose; nessuna meraviglia che Dio le conservi e, con esse, serbi il ricordo di cosa le ha provocate. Nel Salmo sono incorniciate dalla richiesta che il Signore punisca i malvagi che opprimono l’orante; e, non a caso, questa richiesta è a sua volta inclusa all’interno della fiducia nell’Eterno: «So che Dio è per me» (Sal. 56, 9). Nella buona e nella cattiva sorte, questa era la fede di Israele, che si affidava a Colui che disse: «Tu, non temere, perché io sono con te» (Is. 41, 10).
Una parola, questa, degna di lode anche per noi cristiani, se consideriamo come Gesù sia l’Emmanuele – Dio con noi – e che vide le lacrime del suo popolo e pianse egli stesso. Nell’otre dell’Onnipotente ci sono anche le lacrime di Cristo: ci avevi mai pensato? Io no, lo confesso, ma trovo che sia consolante: in Gesù, l’Eterno ha versato le nostre stesse lacrime.