Un'altra Europa nel convegno della Società di Studi Valdesi
04 settembre 2019
Anche un cristianesimo tollerante nei secoli XVI e XVII, dove alla guerra dei teologi si contrappone la pace dei cristiani
Un’altra Europa, minoranze, migrazioni ed esperimenti di convivenza nella prima Età Moderna è il titolo del 59º convegno proposto dalla Società di Studi Valdesi. Da venerdì 6 a domenica 8 settembre si svolgerà nell’Aula Sinodale della Casa Valdese di Torre Pellice (To), in via Beckwith 2.
Spiega Dino Carpanetto, presidente della Società di Studi Valdesi, che «i convegni sono un’iniziativa intrapresa grazie alla politica culturale della Società di Studi di alcuni decenni fa, con la spinta di personaggi come Spini, Tourn, Rochat e molti altri. Vogliono essere una forma di dialogo e discussione tra vari ambienti culturali: quello del mondo protestante italiano e altri di varia appartenenza e collocazione».
Da sempre caratterizzati da una forte attenzione per la storiografia laica, in questi ultimi anni soprattutto hanno sottolineato uno sguardo aperto alla ricerca storica europea. Anche il tema scelto per il convegno di quest’anno riprende questa vocazione europea.
Durante la prima Età Moderna (fine del 1600 e 1700) la popolazione europea si redistribuì nei vari territori per motivi confessionali. «L’appartenenza religiosa divenne un carattere sostitutivo dell’Europa politica – racconta Carpanetto - la carta dell’Europa si divise sulla base delle scelte confessionali, che coincidevano sovente con i confini politici».
Il LIX Convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia vuole offrire un’occasione di confronto sulla riorganizzazione generale della società europea, soffermandosi anche sull’integrazione nelle comunità di persone di varie religioni.
Spiega ancora Carpanetto: «Ci sono molti esempi di come soluzioni pratiche e teoriche attuate in questo processo contribuirono alla costruzione di un’altra Europa, pluralista sul piano religioso, politico, culturale. Da una parte ci sono esperimenti di convivenza quotidiana: comunità che devono vivere fianco a fianco e cercano di evitare un conflitto che può diventare anche autolesivo.
Dall'altra parte ci sono casi di superamento del conflitto attraverso l’elaborazione delle idee, soprattutto nell’Olanda e nell’Inghilterra della fine del 1600. In questo caso è una battaglia rivolta contro l’Europa dell’intolleranza: attraverso la proposta di un cristianesimo tollerante, alla guerra dei teologi si contrappone la pace dei cristiani».
Il convegno è aperto a tutti. Il programma, molto ricco ed articolato, è scaricabile dal sito della Società di Studi Valdesi.