Riconoscere la signoria di Dio
15 luglio 2019
Un giorno una parola – commento a Romani 5, 3-4
Il Signore, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il Signore, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra
Deuteronomio 13, 3
Ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, e l’esperienza speranza
Romani 5, 3-4
Dio ci mette alla prova, non giudicando il successo delle nostre prestazioni, ma spingendoci nel deserto di penuria, dove impariamo pazienza nell’afflizione e attraverso l’esperienza cresciamo nella speranza. Nei luoghi desolati siamo tentati a cedere a chi esibisce i miracoli delle facili soluzioni e a inseguire gli dei insensibili del tornaconto privato, impersonati nelle figure carismatiche del momento; ma non tutte le persone che sostengono di parlare per la divinità sono affidabili. Devono essere messe alla prova.
L’alleanza tra Dio e il suo popolo reclama in modo radicale la signoria di Dio e l’assoluto rigetto delle pretese ad un culto di qualsiasi altra divinità primitiva o più sofisticata. Cos’è l’idolatria, se non il far ciò che è bene ai propri occhi, inseguendo lo spirito dell’età e il prestigio delle potenze di turno? Dio mette alla prova il nostro discernimento: neppure le nostre buone opere e lo spirito conciliante dell’età presente possono frapporsi al culto del vero Dio. La prova, vissuta anche dal Figlio di Dio nel deserto, comporta l’afflizione. Il cristiano sottoposto alla prova si gloria in una realtà che va completamente al di là delle sue prestazioni e forze naturali: vive di speranza, gratuita quanto la fede, non alimentata dall’esibizione di segni miracolistici e diaconali, ma dall’attaccamento al Signore. Il vanto si fonda sul Dio del patto che ci sottopone a dura prova per vedere se nel mezzo del successo delle nostre opere e realizzazione dei nostri sogni, gli saremo fedeli e leali e rivolgeremo a Dio soltanto il culto delle labbra e della vita, amandolo con un cuore non diviso. Non ci abbandonerà nella tentazione.
Foto "Tetragrammaton Sefardi". Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons