Solo se siamo autentici possiamo incontrare Dio
26 giugno 2019
Un giorno una parola – commento a Luca 12, 7
Abbi pietà di me, o Signore, perché sono tribolato
Salmo 31, 9
Gesù disse: «Persino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque, voi valete più di molti passeri»
Luca 12, 7
Non dobbiamo temere, valiamo molto più dei passeri... Con questa scanzonata affermazione Gesù ci mette di buon umore, ci rassicura; siamo preziosi agli occhi di Dio, siamo importanti. Se diventiamo discepoli, se decidiamo di seguire Gesù e il suo insegnamento, se davvero accettiamo l’enorme sfida del vangelo e del mondo nuovo non dobbiamo temere nulla. I devoti farisei, contemporanei di Gesù, sono molto attenti all’esteriorità, pensano che la fede consista nell’osservare con scrupolo le tante prescrizioni della Legge orale, nessuno ha mai fatto loro un discorso di autenticità, nessuno mai li ha richiamati alla verità.
Gesù, invece, ci ammonisce: solo se siamo autentici possiamo incontrare Dio, solo se siamo veri possiamo incontrare il Dio vero. Quante volte, purtroppo, la nostra religiosità si confronta con l’apparenza, quante volte facciamo o non facciamo delle cose per timore del giudizio di chi ci osserva! Nessuna doppiezza, ciò che conta è la considerazione che Dio ha di noi, e con Lui non possiamo fingere, non possiamo raccontare verità non vere, non possiamo simulare, perché il nostro Signore ci conosce, e la sua conoscenza di ognuno è addirittura superiore a quella che noi stesse/i abbiamo di noi. Dio desidera abitare, dimorare nel nostro cuore. Non come un ficcanaso importuno ma come colui che ci conosce e che, sa come farci crescere.
Fidiamoci, affidiamoci con assoluta lealtà, con trasporto, con passione. Come i passeri, che non sono dimenticati da Dio. Amen.