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La Chiesa evangelica tedesca: «Stop alla criminalizzazione delle Ong che salvano vite»

Intensa due giorni in Sicilia per il presidente della Chiesa evangelica in Germania: incontri con la Sea Watch, con i rappresentanti delle chiese evangeliche italiane e con le autorità civili

Stop alla criminalizzazione delle Ong. Lo chiedono a gran voce le Chiese evangeliche tedesche, attraverso le parole del vescovo capo della Chiesa Evangelica Tedesca, il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, in Sicilia per una intensa due giorni e che a Licata domenica 2 giugno ha incontrato l’equipaggio della Sea-Watch3.

«Non sono potuto salire sull’imbarcazione (dissequestrata tre giorni fa, ndr) – racconta il rappresentante della Chiesa evangelica in Germania (Ekd) – ma ho avuto modo di parlare a lungo con lo staff di Sea Watch, c’è stato un bel momento di scambio sulle loro ragioni e sulla loro situazione attuale, anche dal punto di vista legale e processuale. Le storie dei migranti che hanno salvato mi hanno particolarmente toccato. Chiediamo che la criminalizzazione di queste Ong e di queste persone che salvano le persone in mare cessi immediatamente». Non solo, perché la Chiesa tedesca vuole lanciare «un appello europeo per chiedere oltre alla fine della criminalizzazione che l’Italia non sia lasciata sola nell’affrontare il fenomeno migratorio», dunque che vi sia un percorso di ricollocazione dei migranti condiviso dagli Stati membri dell’Ue.

Ieri 3 giugno il presidente della Ekd Bedford-Strohm ha incontrato una delegazione delle chiese protestanti italiane composta dal professor Daniele Garrone, in rappresentanza del Consiglio della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e della Tavola Valdese, e Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della Federazione. Gli esponenti italiani hanno espresso al vescovo la gratitudine delle chiese italiane per il costante sostegno, materiale e spirituale, ricevuto dalle chiese tedesche per il loro impegno a favore di migranti e rifugiati e hanno avanzato tre specifiche proposte: la prima è quella di un impegno delle chiese tedesche a sostegno del progetto di un corridoio umanitario europeo per 50mila unità in due anni, proposta già avanzata dalla Presidenza del Consiglio italiano, che appunto prevede una assunzione di quote di richiedenti asilo da parte di diversi Paesi dell’Unione Europea e non soltanto di quelli più esposti ai flussi migratori.

La seconda proposta è quella di creare una unità di crisi e di coordinamento delle emergenze, vale a dire un pronto sistema di ricollocazione dei migranti e rifugiati salvati nel corso di operazioni umanitarie che quindi immediatamente consenta la loro ricollocazione o almeno di una quota in altri paesi europei, diversi dall’Italia.

Infine, la terza richiesta è stata un sostegno delle chiese tedesche a creare mercati per prodotti agricoli eticamente certificati che provengano dalla Calabria. L’obiettivo è quello di creare una filiera pulita ed etica che consenta ai produttori agricoli calabresi di pagare il giusto i loro operai e quindi di essere sostenuti nell’acquisizione di nuovi mercati. Il vescovo Bedford-Strohm ha espresso assoluto interesse nei confronti di queste tre proposte e ha garantito l’impegno della Ekd perché possano presto trovare una pratica realizzazione.

La delegazione italiana ha quindi seguito il vescovo nelle visite istituzionali, al municipio di Palermo, ricevuti dal sindaco Leoluca Orlando e in cattedrale, ricevuti dall’arcivescovo Corrado Lorefice. «Palermo – ha dichiarato il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa al termine dell’incontro con il rappresentante dell’Ekd – era nota come capitale della mafia, ora non lo è più, grazie anche alle chiese evangeliche di questa città e alla chiesa valdese in particolare che è stata la prima a denunciare la violenza mafiosa. Grazie quindi alle chiese evangeliche di Palermo per quello che fanno ogni giorno per il bene della città. Il cambiamento è dunque possibile. Palermo oggi vuole essere anche capitale dei diritti umani». «Questa città – ha aggiunto l’esponente tedesco – è realmente un esempio per tutta l’Europa perché dimostra appunto, come ha detto il sindaco, che il cambiamento è possibile. Da città della mafia a città del turismo, da città della violenza a città dei diritti umani. Questa visita mi incoraggia e la racconterò in Germania”. Quanto alla situazione dei migranti, «Non si può tollerare che le persone vengano lasciate affogare, da qui la nostra richiesta di un meccanismo chiaro di soccorso e di redistribuzione in Europa. Ci auguriamo che possa funzionare ed essere utile da subito».

Qui il testo dell’appello lanciato al termine della giornata dal Sindaco Orlando e dal Consiglio Ekd.

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