L’edificazione che viene dalla Parola di Dio
29 maggio 2019
Un giorno una parola – commento ad Atti 20, 32
La volontà del SIGNORE sussiste per sempre, i disegni del suo cuore durano d’età in età
Salmo 33, 11
E ora, vi affido a Dio e alla Parola della sua grazia, la quale può edificarvi e darvi l’eredità di tutti i santificati
Atti 20, 32
La grande opera evangelizzatrice dell’apostolo Paolo fu caratterizzata, in particolare, da parole di esortazione. Possono oggi essere lette con superficialità dato che l’apostolo non utilizza argomenti tratti dalla filosofia, ma parla con semplicità e con amore per i fratelli.
Mentre è a Efeso, ed in procinto di ritornare a Gerusalemme, riunisce i responsabili delle chiese in quella zona per ricordare sia il cammino compiuto sia le nuove responsabilità come chiesa. I credenti devono perseverare attraverso molte prove e devono sempre ricordare che Dio mai potrà abbandonarli. Paolo conosce per esperienza le sofferenze che accompagnano gli operatori dell’evangelo e teme che dopo la sua partenza potranno arrivare nelle chiese persone denominate lupi rapaci.
La Parola di Dio saprà, comunque, di tempo in tempo edificare nonostante la fragilità dell’azione umana, saprà rendere vittoriosa l’opera dei veri credenti. Si tratta di un discorso pronunciato in un momento molto delicato per la vita delle prime comunità cristiane nel Medio Oriente. Quelle chiese saranno in grado di affrontare le nuove sfide del mondo pagano? Sapranno rimanere fedeli dall'Evangelo predicato da Paolo?
Con dubbi e incertezze, Paolo non può fare altro che affidare quelle chiese all’opera potente della Parola della grazia di Dio. Così deve essere anche per le nostre chiese in Italia sempre sottoposte a pericoli; la potente grazia del Signore saprà edificare e consolidare l’opera delle mani dei molti predicatori per dare gloria a Dio solo in Cristo.