All’ospedale Betania il premio Buona Sanità 2019
27 maggio 2019
Il riconoscimento per l'impegno solidale a favore delle classi sociali più fragili
L’Ospedale evangelico Betania di Napoli ha ottenuto il Premio “Buona sanità 2019” per l’impegno solidale a favore delle classi sociali più fragili. Dal l’evento annuale 2013 assegna riconoscimenti alle strutture e ai professionisti che si sono distinti nel panorama dell’assistenza sanitaria regionale campana.
«Oggi una delle grandi emergenze del nostro Paese è l’aumento della povertà. Sul nostro territorio, come in Italia, con l’aumento della povertà sta aumentando sensibilmente anche la percentuale di persone che rinunciano a curarsi, che si aggiunge al numero, già significativo, di coloro che sono ai margini della società per motivi culturali, religiosi, etnici», ha dichiarato la presidente della Fondazione evangelica Betania, Cordelia Vitiello. «Questo Premio, assegnato a me personalmente, all’Ospedale e a Ernesto Claar, uno dei nostri medici, ci spinge a continuare sulla strada intrapresa».
Claar ha ricevuto il premio assieme a Ferdinando del Vecchio, Responsabile SERD 32 (Servizio dipendenze) di Ponticelli, «per l’impegno profuso, in ambito epatologico, a favore delle classi sociali più fragili, nelle attività di prevenzione e lotta all’eradicamento dell’epatite C» e in particolare per il lavoro con tossicodipendenti attivi in cui la prevalenza dell’infezione è più alta, la possibilità di contagio più forte e l’accesso alle cure più difficile, come si legge nel comunicato. Uno screening ha individuato il 35% di sieropositivi per HCV ed è stata risolta l’infezione nel 100% dei casi. «È stato, in tal modo, possibile ridare buone aspettative di vita a 160 persone, per lo più giovani, e migliorare la qualità di vita loro e delle loro famiglie», ha spiegato il dottor Claar. Il Centro di epatologia dell’Ospedale evangelico Betania ha eseguito il trattamento per l’epatite C, con i farmaci antivirali di nuova generazione, su oltre 1500 soggetti.
L’Ospedale Evangelico Betania da oltre 50 anni è in prima linea nell’assistenza ai più bisognosi seguendo le volontà del suo fondatore, il medico metodista Teofilo Santi. Ogni anno offre assistenza ad oltre 5000 persone emarginate attraverso Ambulatori solidali infermieristici. Fra i suoi progetti e partnership: “Prendiamoci cura di lei”, “Rose Rosa”, “Fiocchi in Ospedale” di Save the Children, “Gomitolo Rosa”, “Cuori di Maglia”, “Pulcini Combattenti” e il “Camper della salute”, con il quale l’ospedale è presente nelle periferie dell’area metropolitana. Da tre anni, infine, l’Ospedale è partner dei progetti “Medical Hope” e “Corridoi Umanitari” della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei).