Pregare nell’attesa del ritorno di Cristo
23 aprile 2019
Un giorno una parola – commento a Luca 18, 8
Sì, il Signore giudicherà il suo popolo, ma avrà pietà dei suoi servi
Deuteronomio 32, 36
Gesù dice: “Io vi dico che Dio renderà giustizia con prontezza. Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?”
Luca 18, 8
Queste parole di Gesù sono la conclusione della parabola della vedova e del giudice, che solo Luca racconta.
A una prima lettura ci sembra assurda l’esortazione a pregare sempre, senza stancarsi, quando – secondo Matteo (6, 7) – Gesù aveva detto: “Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole”. Ma non c’è contraddizione. Si tratta di qualità della preghiera, della intensità dell’impegno di chi è invitato a pregare.
La protagonista del racconto è una vedova che viene privata del suo sostentamento da una persona evidentemente ricca e potente che ha corrotto il giudice. La donna, con la sua costanza, con l’insistenza, la passione e la coscienza del suo diritto piega la malvagità del giudice. E voi – dice Gesù – mettete Dio sullo stesso piano di questo giudice?
Luca scrive alla terza generazione cristiana, quando la promessa del Regno e della Parusia sembrano allontanarsi, la speranza si affievolisce, la fede comincia a vacillare.
La stessa situazione è riportata in II Pietro – ancora più tarda – “Dov'è la promessa della sua venuta?” chiedono molti, irridendo ai credenti. L’autore risponde: “Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa... ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento” (3, 9).
La preghiera deve sostenere quest’attesa, non con parole vuote e reboanti, ma con l’azione costante di chi ogni giorno è presente e combatte, si oppone al male e, con fede nelle promesse e nell’aiuto del Signore, continua ad annunciare e a vivere il suo Regno.
Ogni giorno la vedova affronta ostinata i suoi nemici, perché ha fiducia nella vittoria sul male. Ogni giorno la chiesa deve affrontare il male, senza stancarsi. “Lottiam, lottiam col Cristo, coll’armi ch’ei ci dà: la fede, la speranza, la viva carità” diceva un antico inno.
Ma quanto sono attuali le parole di Gesù: “Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?”.