L’iniziativa che ripudia l’etno-nazionalismo e il razzismo
17 aprile 2019
Un appello lanciato in questi giorni dalla Rete di ebrei italiani e europei per un’Europa di pace e democrazia sta raccogliendo consensi e adesioni
Si stanno raccogliendo in queste ore le firme a sostegno di un appello lanciato dalla Rete di ebrei italiani e europei per un Europa di pace e democrazia «legati ai valori ebraici e universali di difesa dei deboli, giustizia sociale, dignità dello straniero», che ha già raccolto le prime 200 firme di autorevoli esponenti del mondo della cultura, e tra queste quella della senatrice Liliana Segre, ed ancora di Piero Terracina, Edith Bruck, Carlo Ginzburg, Gad Lerner, Giorgio Gomel, Irene Kajon, Fiorella Kostoris, Aldo Zargani, Bruno Segre, Roberto Della Seta, Giorgio Sacerdoti, Janiki Cingoli.
Un appello indirizzato a «all’opinione pubblica italiana e Europea – dichiara a Riforma.it Giorgio Gomel, tra i promotori –, affinché i valori della democrazia e dell’anti-razzismo siano affermati e condivisi dal futuro Parlamento Europeo. L’intollerabile risorgere di episodi di antisemitismo in più paesi d’Europa, come il recente caso nella scuola italiana di Ferrara con l’aggressione al bambino di 11 anni per la sola colpa di essere ebreo, ci preoccupa – prosegue Gomel –, come la rimozione della memoria e la banalizzazione degli anni ‘30 e ‘40 del Novecento, in movimenti e partiti della destra etno-nazionalista. Infine – conclude Gomel –, vogliamo ringraziare coloro che, pur non essendo ebrei, hanno ritenuto importante aderire a questo appello esprimendo il loro sostegno e ringraziare coloro che vorranno farlo, inviando la loro adesione».
L’appello afferma che i «valori della democrazia e del pluralismo sono essenziali per la protezione delle minoranze e il convivere di etnie, religioni e culture differenti» e denuncia l’allarmante «intolleranza e discriminazione del diverso in Italia, in Europa come altrove». Riafferma l’importanza dei valori che stanno alla base della costruzione di un’Europa unita: «la pace, la democrazia, la tutela dei diritti umani, il ripudio dell’etno-nazionalismo».
I firmatari intendono, chiedendo l’impegno dei futuri eletti al Parlamento Europeo, anche di opporsi «all’irrompere nel dibattito politico e nello spazio pubblico di atteggiamenti e di atti di razzismo contro gli stranieri e i migranti da parte di individui, movimenti organizzati e settori delle pubbliche amministrazioni», e chiedono alle istituzioni - dalla scuola agli enti pubblici, ai mass media - «un forte impegno a combatterne e rimuoverne le radici».
Infine l’appello esprime il pieno sostegno «ai partiti e ai candidati che affermeranno e condivideranno questi principi e valori». Per adesioni scrivere a: [email protected]