S-confinate libertà. Il convegno nazionale della Diaconia valdese
18 gennaio 2019
Giovedì prossimo al Centro congressi Cariplo di Milano molti ospiti, tra i quali Lerner, Di Capua, Schlein, Garrone, Cataldi, De Robert, Barretta, Trucco, Griso, Galimberti, Abdullah. Si parlerà di diritti, di accoglienza, di corretta informazione, di confini, di buone pratiche e delle nuove criticità in materia di immigrazione
Giovedì prossimo (24 gennaio dalle nove) al Centro congressi Cariplo di Milano in via Romagnosi molti ospiti, tra i quali Gad Lerner, Daniela Di Capua, Elly Schlein, Daniele Garrone, Valerio Cataldi, Daniela De Robert, Paola Barretta, Lorenzo Trucco, Luciano Griso, Alessandro Galimberti, e Alhallak Abdullah discuteranno di diritti, di accoglienza, di corretta informazione, di confini, di buone pratiche e delle nuove criticità in materia di immigrazione, in occasione del Convegno nazionale della Diaconia valdese.
S-confinate libertà: il Convegno nazionale della Diaconia valdese
«Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato», rileva Giovanni Comba, presidente della Diaconia valdese presentando il programma del consueto Convegno promosso dalla Commissione sinodale per la diaconia (Csd) - Diaconia valdese.
Cittadinanza inclusiva
«Quest’anno il quadro all’interno del quale si è deciso di sviluppare la riflessione è la cittadinanza. Esamineremo i recenti cambiamenti sociali, le criticità e le eventuali opportunità di crescita e di sviluppo. Il nostro desiderio è ricordare alcuni capisaldi delle libertà: la libertà di movimento e di residenza, entro i confini di ogni Stato; la possibilità di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio e di potervici ritornare, proprio come prescrive la Dichiarazione universale dei diritti umani; e ci riuniremo per ribadire che tutte le nostre libertà sono legate insieme, non possiamo sacrificarne alcune, così faticosamente conquistate, lasciandole in balia delle fluttuazioni eccitate dell’opinione pubblica. I diritti fondamentali non si negoziano», afferma Comba.
La testimonianza evangelica per una società più giusta
«Tra i diritti da difendere ci sono anche quelli delle persone che già vivono nel nostro paese; parleremo di accoglienza diffusa e di inserimento, promossi dalla Diaconia valdese. Seicento persone sono attualmente affidate alla Diaconia grazie ai Corridoi umanitari, dai programmi di protezione Sprar e dai Comuni, dalle prefetture e dai Centri di accoglienza straordinari. Cerchiamo accoglierle nel modo migliore – prosegue Comba –, dando loro un tetto o del cibo e garantendo un reale inserimento attraverso corsi di italiano, lavori adeguati e agevolando l’interazione con le popolazioni dei luoghi ospitanti. Il nostro impegno è rivolto ad anziani, persone disabili, adulti e giovani svantaggiati. La nostra azione è una testimonianza evangelica; un’azione che riteniamo essere anche un dovere sociale per ottenere una società più giusta, per noi e per i nostri figli».
«Oltre alle azioni di accoglienza e sostegno che portiamo regolarmente avanti riteniamo sia importante ritornare a riflettere su quelli che sono i diritti fondamentali delle persone. La giornata si dipanerà con una riflessione comune su ciò che si muove oggi e che investe in particolar modo i nostri operatori. Entreremo nel merito dell’apporto professionale ascoltando diversi contributi. Una sessione sarà dedicata all’informazione che a nostro avviso dovrebbe essere sempre corretta e completa. Crediamo che le cose non basti farle, ma anche saperle raccontare», conclude Comba.
«La migrazione e i confini della libertà» è il panel previsto nell’Auditorium principale alle 9 che aprirà i lavori dopo i saluti istituzionali con la partecipazione di Maurizio Ambrosini, Elly Schlein, Daniele Garrone, Daniela Di Capua, Luca Di Sciullo e Gad Lerner e Francesco Sciotto.
Saranno due le sessioni pomeridiane, dalle 14 alle 17: una dedicata all’informazione e dal titolo «Comunicazione buona o buona comunicazione?» presso la Sala «Luca Giordano», con un particolare focus dedicato alla deontologia professionale e alla Carta di Roma (nata dieci anni fa anche grazie alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia – Fcei che ne fu promotrice e che oggi siede nel direttivo) istituita per garantire una corretta informazione in materia d’immigrazione. L’incontro approfondirà molti temi grazie agli interventi di Alessandro Galimberti, Valerio Cataldi, Eugenio Bernardini, Alhallak Abdullah, Daniela De Robert, Paola Barretta e Gian Mario Gillio. Sono previsti per la giornata undici crediti formativi (cinque dei quali deontologici), rilasciati dall’Ordine dei giornalisti delle Lombardia.
«Confini, organizzazioni, diritti» è l’altro panel che dalle 14 alle 17 vedrà, sempre all’interno dell'Auditorium, operatori di settore, medici, responsabili di associazioni e avvocati, raccontare esperienze, informare su nuove leggi, promuovere buone pratiche e analizzare le recenti criticità in tema di accoglienza e diritti: Lorenzo Trucco, Simone Alterisio, Luciano Griso, Andrea Gentile, Marco Mazzetti, Anna Spada, Diego Coriasco, Cristina Avonto, Olivia Scotti.
L’iscrizione è gratuita sino a esaurimento posti previa iscrizione al link Le iscrizioni sono gratuite fino a esaurimento posti, previa iscrizione al link https://goo.gl/forms/zVcqMcuzweL5xA4m1
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