Affidarsi solo a Dio
24 ottobre 2018
Un giorno una parola – commento a Colossesi 2, 8
L’uomo dovrebbe farsi degli dèi?
Geremia 16, 20
Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo
Colossesi 2, 8
Il brano che abbiamo letto oggi è indirizzato ai credenti di Colosse e allude a fatti specifici che riguardavano i problemi di quella comunità, ma, come tutte le epistole, può naturalmente parlare anche a noi, uomini e donne del Duemila. L’autore cercava di spingere i suoi lettori a meglio comprendere cosa significasse la fede cristiana, visto che quella comunità comprendeva anche uomini e donne considerati «eretici» perché, benché fossero anch’essi indubbiamente alla ricerca di Dio, si sentivano liberi di seguire il pensiero dello gnosticismo.
Oggi la situazione si presenta diversa: non siamo più alla ricerca di un’ortodossia originaria e il percorso fatto dai nostri antenati che hanno posto le basi alla nostra fede può dirsi in parte concluso, ma non mancano neppure nel mondo attuale molti e diversi modi di avvicinarsi a Dio, e le nostre incertezze e difficoltà di comprensione sono ancora tante, nonostante i duemila anni di storia che ci separano dalla lettera ai Colossesi.
Oggi, come allora, dobbiamo stare in guardia dalla tentazione di cercare il senso ultimo della nostra vita in altro che non sia Cristo. L’autore dell’epistola ci rammenta che dobbiamo affidarci al Signore con fiducia, non avendo altre immagini davanti oltre alla Sua, rinunciando a costruirci altri dei – magari più appaganti, perché ci danno risposte più immediate o più semplici –, rinunciando ad affidarci a costruzioni che sembrano risolvere con semplicità la nostra esistenza chiudendoci gli occhi di fronte a Gesù.
È Gesù che ci ha indicato una strada, seguendo la quale possiamo giungere a Dio e non a noi stessi. Quello che dobbiamo evitare, dunque, è costruire un mondo a nostra immagine e somiglianza, dove tutto corrisponda come in un grande puzzle di cui non manchi nessun tassello: e questo è vero sempre, che cerchiamo una spiegazione immanente o trascendente, che abbiamo una visione razionale o spirituale, che utilizziamo i nostri sensi o che cerchiamo di trascenderli per giungere ad una verità che non potrà mai essere la Verità, perché di fatto nega o non considera il piano di Dio e del Suo Spirito.