
Camminare con Dio
19 ottobre 2018
Un giorno una parola – Commento a Genesi 6, 9
Noè fu uomo giusto, integro, ai suoi tempi; Noè camminò con Dio
Genesi 6, 9
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli
Matteo 5, 16
Il versetto della Genesi presenta Noè come un uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei. La giustizia è in relazione con l’adempimento dei doveri spirituali verso Dio e verso gli esseri umani e l’integrità indica che nulla era lasciato a caso nell’adempiere a questi doveri. Noè rappresenta il modello del credente che non contende con Dio e non fa domande: è un uomo ricettivo, disponibile, che si lascia coinvolgere nel piano di Dio che lo vede all’origine di una nuova umanità. È l’esempio di cosa vuol dire prendere Dio sul serio: ogni parola di Dio è per lui un comando a cui obbedisce senza battere ciglio.
La sua disponibilità e la sua obbedienza si basano sulla fiducia assoluta in Dio e non sulla paura della punizione. Nella fiducia Noè ha imparato a camminare con Dio, perché la fiducia crea comunione e intimità con Dio.
Camminare con Dio non è un’esperienza riservata ad alcune figure bibliche (Noè, Enoc), ma è una vocazione rivolta a tutti i credenti. È possibile camminare quotidianamente con Dio nell’obbedienza alla sua Parola, praticando la giustizia e amando la misericordia, così come Gesù ci invita a far risplendere la luce dell’amore di Dio davanti agli uomini.