
Il Vangelo di Dio in Gesù Cristo
20 settembre 2018
Un giorno una parola – commento a II Timoteo 1, 10
Dio riscatterà l’anima mia dal potere del soggiorno dei morti, perché mi prenderà con sé
Salmo 49, 15
Gesù Cristo, che ha distrutto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’immortalità per mezzo del vangelo
II Timoteo 1, 10
Il versetto 9 che precede quello proposto per oggi dal Lezionario recita: «La grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma che è stata ora manifestata con l’apparizione del Salvatore nostro Gesù Cristo». Il Dio Padre ci ama nella libertà, per propria volontà, nella più completa sovranità. E ciò che egli compie nella libertà è l’amore. La buona notizia è che Dio ha scelto l’essere umano per amarlo in piena libertà. Dio ha scelto di rivelarsi alle sue creature in Gesù Cristo: «Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto […] Chi ha visto me ha visto il Padre» (Giov. 14, 7.9a).
Dio non si è presentato all’umanità sotto forma di un concetto o di un valore universale. Dio si è fatto uomo. Dio si è incarnato in Gesù, il figlio di un falegname di Nazareth. Ha scelto di farsi conoscere come egli è in Gesù, il Cristo. Gesù che vive la sua vita al servizio degli altri, a favore degli altri. La sua esistenza è quella che paga il prezzo dell’amore per i peccatori. Un’esistenza che finisce con un supplizio che porta a compimento le parole «Se qualcuno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti» (Mc. 9, 35), perché lo pone tra gli ultimi, in nome dell’amore infinito di Dio che trionfa sulla morte facendo risplendere la vita e l’immortalità. L’annuncio della grazia, il Vangelo di Dio in Gesù Cristo, assume la forma della sconfitta della morte e del trionfo della vita. E noi confessiamo la sua risurrezione, dalla quale scaturisce il dono della vita eterna: la vita oltre la morte, ma anche la vita presente attraversata dalla presenza e la gloria del Signore vivente.