Camminare nell’amore
27 agosto 2018
Un giorno una parola – commento a Efesini 5, 2
Tu hai condotto con la tua bontà il popolo che hai riscattato
Esodo 15, 13
Camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi
Efesini 5
La Scrittura ci esorta ad amare come Cristo ci ha amati. Un pensiero molto pio alle nostre orecchie, ma cosa ci viene chiesto esattamente?
Per esempio, cosa significa «camminare» nell’amore? Il camminare implica l’esistenza di una via, di una strada, di un percorso battuto. Gesù nei vangeli dice: «Io sono la via»; la fede cristiana all’inizio veniva chiamata «la via»; esistono due vie, una larga «che conduce alla perdizione» e una stretta che «conduce alla vita» dice Gesù; Giovanni Battista fu mandato a preparare «una via».
Quindi, non si tratta di camminare per una via qualsiasi, né semplicemente di camminare per la propria strada, ma di camminare per un percorso stabilito, una via tracciata da Gesù. Inoltre, questo cammino di amore è «come anche Cristo vi ha amati», e lui ci ha amati dando «se stesso per noi». Se leggiamo la fine della frase, il pensiero ci appare più completo: «in offerta e sacrificio a Dio quale profumo soave». Qui spunta la parola «sacrificio», Cristo ci ha amati sacrificando se stesso.
«Dando se stesso» non significa quindi solo «acendosi in quattro» per gli altri, ma sopportando un sacrificio, ossia dandosi fino al punto che ci costa, togliendoci qualcosa di nostro che preferiremmo tenere per noi e dandolo a qualcun altro. Perciò, qui ci viene chiesto di amare in modo paragonabile a quanto Gesù ha fatto per noi, e infatti il versetto precedente dice: «Siate dunque imitatori di Dio».
Camminare nell’amore è qualcosa che ci rende imitatori di Dio. Il pensiero espresso ci appare molto pio, ma ad una lettura attenta ci appare anche molto esigente; qui ci viene chiesto di imboccare una strada che non sarebbe stata la nostra, di amare avendo la prontezza di sacrificarsi per la persona amata, e di prendere a metro di paragone del nostro amore non qualche persona generosa o persino santa, ma Dio stesso. Queste non sono parole pie per la vita quotidiana, questa è trasformazione.