La verità della speranza
11 luglio 2018
Un giorno una parola – commento a Efesini 4, 25
Isaia disse: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure»
Isaia 6, 5
Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo
Efesini 4, 25
Una parola forte contro la menzogna, contro le fake-news, quanto mai attuale.
La menzogna è contro la vita, la verità è per la vita.
Ciò che fa male alla vita è menzogna. Ciò che rigenera vita è verità.
Menzogna è anche la narrazione che va per la maggiore oggi: che c’è un’invasione, che l’immigrazione rovina la nostra economia, etc. Una narrazione che ha come conseguenza l’odio che si riversa su chi è diverso. La menzogna si combatte con la verità, ma non basta la verità dei numeri che smentiscono le paure che serpeggiano in mezzo alla nostra società. Per sconfiggere la menzogna c’è bisogna di una verità più profonda: la verità della speranza che ci giunge attraverso la parola biblica. L’unica che può spazzar via le nubi tossiche della nostra società.
Abbiamo un bel compito: testimoniare questa speranza. Ci è difficile testimoniare questa speranza a causa delle nostre labbra impure. Dalle labbra impure escono parole impure. Le labbra impure sono l’immagine del nostro cuore. Confrontandoci con la Parola di Dio, nostra fonte di speranza, il nostro cuore, le nostre labbra vengono purificate, e fortificata in questo modo, la nostra testimonianza riacquista di nuovo vigore. Non dobbiamo sottovalutare la lettura quotidiana della parola biblica tramite cui ci giunge la voce di Dio. Nel contatto con questa voce possiamo sentire il fuoco, il carbone ardente della verità di vita. Una volta toccati dal fuoco non si può rimanere in silenzio.
Dio, fonte di verità, toccaci con il tuo fuoco, purifica le nostre labbra impure.