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«Premio della bontà» ai ragazzi di Guardia Piemontese

Un video sull’eccidio dei valdesi è stato premiato dall’arciconfraternita di S. Antonio di Padova: un’occasione per ricordare le proprie radici storiche

Il 9 giugno è stato conferito ai ragazzi della scuola media (Ist. Comprensivo statale «G. Cistaro») di Guardia Piemontese (Cs) il primo premio per la sezione multimediale del concorso «Premio della bontà» bandito per il 44mo anno dall’arciconfraternita di S. Antonio di Padova, coinvolgendo 13 Regioni italiane e 69 scuole, per un totale di 927 opere nelle sezioni narrativa, disegno e multimediale. Il tema di quest’anno è stato «Racconta a Papa Francesco quali scelte, azioni o progetti di vita vorresti intraprendere, mentre cresci ascoltando in te la voce interiore, che ti chiama al bene della tua comunità, della società e del mondo intero».

L’aspetto particolare di questa assegnazione alla scuola di Guardia Piemontese è dato dal fatto che un’organizzazione cattolica, in una basilica pontificia, ha attribuito il premio a un video che parla dell’eccidio perpetrato il 21 giugno 1561 nei confronti della popolazione valdese della cittadina calabrese.

Nella città di Padova l’evento riscuote molta risonanza, con lunghi servizi televisivi in diretta della premiazione e con la partecipazione di numerose autorità pubbliche. Per questo i ragazzi si sono presentati orgogliosamente vestiti nei costumi del loro paese e hanno anche cantato una loro antica melodia in lingua occitana.

Bello il video (Le pietre della memoria, scaricabile da Youtube a questo link), ma soprattutto due considerazioni paiono interessanti: innanzitutto la consapevolezza dell’importanza delle proprie radici e l’invito a non dimenticarle, anche se sono riferite ad eventi di estrema crudeltà, perpetrati nei confronti di persone che avevano un credo diverso da quello della chiesa di Roma: i valdesi vennero sgozzati e a quelli sopravvissuti fu mozzata la lingua perché non potessero annunciare l’Evangelo. E questa consapevolezza sull’importanza delle radici storiche di un paese riguarda tutti, anche coloro che valdesi non sono, infatti solo alcuni dei ragazzi appartengono a famiglie valdesi.

In secondo luogo, è un bel segno il fatto che un premio bandito da una congregazione cattolica sia stato assegnato a un lavoro che narra un pezzetto di storia del popolo valdese.

Grande è stata l’emozione che hanno dimostrato i ragazzi, alcuni dei quali hanno affrontato per la prima volta un lungo viaggio e sono stati molto stupiti nel visitare l’antica città di Padova, accolti con simpatia e partecipazione da persone della locale chiesa metodista.

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