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Dio, il nostro rifugio

Un giorno una parola – commento a Salmo 57, 3

Dio manderà la sua grazia e la sua fedeltà
Salmo 57, 3

Noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo
I Giovanni 4, 14

In Israele vi erano delle città «rifugio» per quelli che erano ingiustamente accusati di reati gravi e per questo motivo si trovavano in pericolo di morte. Il Salmista chiede simbolicamente «rifugio» a Dio, il garante del diritto e della giustizia, come nei tempi antichi si chiedeva rifugio agli anziani delle città scelte come scudo contro i vendicatori del sangue. Il suo luogo di riposo è la certezza che Dio interverrà in suo favore «inviando» dall’alto, leggiamo nell’originale, l’aiuto o l’ausilio (le parole «grazia e la sua verità» sono state dedotte nel Testo Masoretico). La convinzione del salmista è che Dio è all’opera per salvarlo (vs. 2), ascolterà la sua preghiera ed invierà dall’alto la sua opera che porta salvezza e liberazione. La domanda è dunque sull’operare divino, come opera Dio nella storia in favore del perseguitato. I Masoreti interpretano l’intervento divino con due costanti della storia della salvezza. Dio opera inviando anzitutto la sua grazia. L’idea è questa, per grazia si intende la manifestazione della misericordia divina nella storia, attraverso le sue opere storiche in favore del suo popolo Dio rivela il suo essere un Redentore, un Salvatore.

Dio è fedele al suo «essere» un Dio di misericordia che agisce nella storia per salvare l’afflitto, il povero, colui che è accusato ingiustamente. Dio è fedele dunque alla sua “verità” per questo è così importante non “costruire” idoli ideologici, un dio falso che non rispecchia la verità divina, un Dio che non agisce per salvare, anche quando giudica per ristabilire la giustizia e non per condannare, per benedire e non per maledire la vita degli esseri umani. Dio è fedele alla sua verità di Dio dell’alleanza eterna che è «rifugio», città e luogo di riposo di tutti quelli che sono assillati dall’ingiustizia, dalla sofferenza e dal bisogno di salvezza. Chi cerca in Lui il suo rifugio non rimarrà deluso.