L'opera di liberazione di Dio
16 maggio 2018
Un giorno una parola – commento a Romani 8, 21
Il Signore è buono verso tutti, pieno di compassioni per tutte le sue opere
Salmo 145, 9
Anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio
Romani 8, 21
La Bibbia ci dice che Dio ha fatto buone tutte le cose. Purtroppo l’umanità sembra che abbia profuso un notevole impegno per corrompere nei più svariati modi la buona creazione del Signore: il mondo è pieno dei segni di un creato che geme. Sembra addirittura superfluo evidenziare i segni di corruzione del creato: guerre, violenze, ingiustizie, individualismo esasperato, distruzione della natura; tutto frutto di un egoismo che induce a pensare solo a se stessi e all’immediato, senza preoccuparsi dei diritti e del bene degli altri e neppure del futuro del mondo.
Ma in questa situazione difficile e problematica continua a irrompere la parola del Signore: la creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio. E certamente questa liberazione non potrà essere frutto delle nostre capacità umane, ma sarà opera del Signore. Ma questo non vuol dire che non dobbiamo o non possiamo fare nulla: noi abbiamo il compito di rendere sempre più evidenti i segni dell’opera di liberazione e di rinnovamento di Dio.
Lo faremo in attesa fiduciosa, sapendo cogliere anche i piccoli segni e ricordandoci che spesso Dio agisce nel silenzio. Lo faremo in attesa operosa, non contentandoci di ciò che abbiamo acquisito, ma cercando di crescere e operare per il bene. Lo faremo in attesa realistica, senza ottimismo a buon mercato, ricordandoci che nessuna lotta è indolore, ma anche senza scoraggiamento dinanzi agli inevitabili insuccessi. Soprattutto lo faremo tenendo presente che il rinnovamento del nostro mondo parte sempre dal rinnovamento e dalla conversione di noi stessi.