Tornare a Dio
09 maggio 2018
Un giorno una parola – commento a Isaia 30, 15
Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza
Isaia 30, 15
Gesù disse a Marta: «Tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta»
Luca 10, 41-42
Queste parole, che rappresentano il cuore del capitolo 30 di Isaia, mi portano col pensiero a un lungo viaggio. Non so se questo viaggio è di piacere o di fuga. Non so se questo viaggio significhi una fuga da un nemico vero o immaginario. Forse è soltanto una fuga per ritrovare me stessa. Un tempo di incertezze e di ricerca. Ricerca di una terra stabile dove mettere radici, dove costruire la mia vita. E questo viaggio è abbastanza lungo. Sono in crisi esistenziale. Guardo a destra e sinistra, guardo avanti, ma anche indietro. Devo ricordarmi da dove sono fuggita e capire dove voglio arrivare. Cerco un punto di riferimento. Tante delusioni, però. Ancora non ho trovato la pace… La mia fede è debole. Sto per crollare!
Eppure, mi ricordo e sento che non sono sola. No, non ho un amico immaginario come spesso capita nell’infanzia. Ecco!... ho trovato la risposta. Anche nel suo silenzio, Il Signore è il mio pastore, nulla mi manca (Salmo 23, 1). Ma sono veramente sicura che nulla mi manchi? A volte mi manca il coraggio, la pazienza, i miei cari che non ci sono più, mi mancano tante cose… Eppure, sento che devo tornare da Lui, da colui che mi farà stare bene, dove troverò la serenità che mi manca da tanto tempo. Mi devo fidare del mio Dio che in Gesù Cristo mi ha salvata. Dove corro ancora? Sto tornando dal mio Padre amorevole. Da colui che mi avvolgerà con le sue ali e mi proteggerà. La mia fede è in un unico Signore, in un’unica autorità, in un unico cammino di vita: Gesù Cristo. La mia fede deve essere esclusiva, nessun’altra signoria può competere con il Figlio di Dio. Piccola anima mia, rallegrati. Sei al riparo!