Manchester accoglie il "Gesù senzatetto"
27 aprile 2018
È la prima città inglese a dare un posto ad una delle famose opere progettate dall'artista canadese Timothy Schmalz. La statua sfida il pubblico a riflettere sulle condizioni di migliaia di senzatetto
Finalmente il «Gesù senzatetto» ha trovato una collocazione anche in Inghilterra. La prima disponibilità ad accogliere la statua del Cristo sdraiato su una panchina, avvolto da una coperta che lascia scoperti i piedi trafitti dai chiodi della croce, era stata offerta dalla Methodist Central Hall di Westminster già alla fine del 2014 (https://riforma.it/it/articolo/2014/12/09/la-statua-di-gesu-senzatetto-trova-finalmente-collocazione). Ma dopo accese polemiche, il Consiglio comunale di Westminster aveva bloccato l’iniziativa nel maggio 2016 (https://riforma.it/it/articolo/2016/05/06/una-statua-che-divide). Dopo più di due anni è Manchester la prima città inglese a dare un posto ad una delle famose opere progettate dall’artista canadese Timothy Schmalz: le sculture in bronzo a grandezza naturale sono state installate in diverse parti del mondo dall’Australia a Cuba, dall’Irlanda alla Spagna (nella cattedrale dell’Almudena di Madrid), una è stata posta anche in Vaticano all’ingresso dell’Elemosineria apostolica.
Sono stati i leader della Chiesa anglicana di S. Ann ad attivarsi presso il Consiglio cittadino di Manchester per ottenere il permesso d’installazione della statua al di fuori dell’edificio, nella speranza che il simbolo altamente evocativo possa sfidare il pubblico a riflettere sulle condizioni di migliaia di senzatetto presenti in città e ad adoperarsi nel contrasto a questa crescente piaga.
Da gennaio si è registrato infatti a Manchester un aumento dei senza fissa dimora, con statistiche che parlano del 40% in soli 12 mesi. Nel 2010 c’erano circa 41 homeless rispetto alle 268 persone registrate nel 2017. Il Consiglio cittadino offre alloggi di emergenza a circa 30 famiglie alla settimana.
Nel corso della cerimonia pubblica di inaugurazione, la scultura è stata svelata da un senzatetto, è seguito poi un breve messaggio del vescovo di Manchester, il reverendo dott. David Walker.
«Gesù è molto esplicito nella Bibbia: quando offriamo o rifiutiamo le cure a coloro che ne hanno bisogno, saremo giudicati come se lui stesso fosse la persona bisognosa che abbiamo di fronte», ha affermato Walker, sottolineando che la scultura richiama potentemente uno dei bisogni umani più presente in Inghilterra. «Il fatto che altre identiche statue si trovino in diverse grandi città di tutto il mondo, significa che Manchester oggi è una città veramente globale», ha proseguito Walker.
Il rettore della chiesa di St. Ann, il reverendo Nigel Ashworth, ha affermato che l’opera d’arte «sfiderà i passanti a mettere in discussione il loro atteggiamento nei confronti dei senzatetto e degli emarginati che incontrano nelle loro vite quotidiane».
«Installando Gesù senzatetto fuori dalla nostra chiesa – ha aggiunto –, vogliamo testimoniare di essere solidali con i poveri e i vulnerabili, nello stesso modo in cui Gesù ha avuto compassione di loro nel suo ministero terreno».
Diverse chiese della città di Manchester ogni anno aprono i propri edifici e locali per dare ai senzatetto un riparo notturno durante l’inverno e per offrire altri servizi di prima necessità.
La chiesa di St. Ann sta lavorando anche a un nuovo progetto chiamato «Morning Hours», che prevede l’offerta di bevande calde e toast agli homeless nelle ore che precedono l’orario di apertura dei centri diurni.
L’opera dell’artista Schmalz è stata acquistata da un donatore anonimo, mentre la chiesa anglicana di St. Ann ha raccolto i fondi per rendere possibile l’installazione.