La luce splende nelle tenebre
26 aprile 2018
Un giorno una parola – commento a Giovanni 1, 5
Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione. E il Signore fu con Giuseppe
Genesi 39, 20-21
La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta.
Giovanni 1, 5
Parlare di tenebre e di luce come fa il nostro evangelista vuol dire entrare in un mondo che non è più nostro perché riguarda il tempo antico oramai chiuso nel passato. Perciò i due termini o restano incomprensibili o si prestano a letture fuorvianti dal messaggio evangelico. Che dire per ascoltare con saggezza questa antica Parola di Dio?
Sono davanti a noi due metafore da intendere come segnali indicatori per il nostro cammino umano. Sono tenebre le vie della menzogna e dell’oppressione; sono tenebre le decisioni per abbandonare la via dell’Evangelo e per gustare solo i frutti della propria saggezza; sono tenebre le nostre azioni tante volte lontane dalla buona volontà del Signore.
Sono invece luce la via nella verità che permette la fratellanza e la giustizia; è luce là dove vi è la perseveranza umile dell’amore che libera da ogni male la vita dei molti; è luce il frutto dello Spirito Santo che ci permette di gustare in allegrezza la benignità e la pace che sono in Gesù Cristo.
Due metafore molto concrete! Il messaggio che il cristiano può raccogliere è estremamente confortante perché egli può rallegrarsi ogni qualvolta le tenebre della malvagità umana vengono sconfitte dalla potenza dell’amore di Gesù Cristo, il Vivente.
Oggi in Gesù Cristo non vi è più spazio di azione per tutto quanto possiamo chiamare tenebre perché egli veramente ha sconfitto il male, ha prodotto vita in abbondanza, ha reso possibile la comunione tra pace e giustizia per donare vita.