L’amore di Dio
30 marzo 2018
Un giorno una parola - commento a Romani 8, 38-39
Allora Mosè stese la sua mano sul mare e il Signore fece ritirare il mare con un forte vento orientale
Esodo 14, 21
Sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezze, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore
Romani 8, 38-39
Venerdì santo, il venerdì che in tutta la storia del mondo Dio ha messo a parte per Sé, il giorno della croce di Cristo. La Parola di Dio ci rivela l’infinita differenza qualitativa fra Dio e il mondo, fra Creatore e creature.
Tutto, ma proprio tutto, ciò che riguarda ciascuno di noi, come il mondo intero, dipende unicamente da Dio. Tutte le nostre velleità di auto-realizzazione, di costruzione della nostra felicità e di quella di chi amiamo, tutte le nostre capacità di essere, a volte, onesti e generosi, si infrangono sul giudizio rappresentato dalla croce di Cristo. Tutte le nostre colpe, tutto il dolore che proviamo, che abbiamo provato o che proveremo, tutto il male di cui siamo capaci, scompaiono di fronte al perdono rappresentato dalla croce di Cristo.
È nella croce di Cristo che Dio regna. È mediante la croce che Dio manifesta Cristo quale Signore di ogni vita; la Grazia di Dio ci precede, ci accompagna e ci segue.
Ogni nostro progetto, riuscito o fallito, qualunque cosa riusciamo a pensare e a desiderare, qualunque azione buona o cattiva che possiamo compiere, sono e rimangono sempre nel campo delle cose create, caduche, limitate e finite. Cristo, invece, è l’amore del Creatore per noi, amore che non viene da questo mondo, ma da Dio, amore invincibile. L’amore di Dio è sempre l’ultima parola, la parola ultima.
Di fronte alla croce di Cristo possiamo cambiare prospettiva. Il nostro valore non è dato dagli abiti firmati che indossiamo, dalla macchina che guidiamo, dalla casa in cui abitiamo, dal nostro stile di vita; il nostro scarso valore non è dato da ciò che non ci possiamo permettere, dall’ingiustizia che stiamo subendo o che abbiamo subito, dal disprezzo che riceviamo dagli altri, dalla violenza che abbiamo inferto o ricevuto.
È l’amore di Dio che dà valore ad ogni creatura, perché viene dal Cielo. Il compito dei credenti è di vivere in quest’amore invincibile, essere partners di Dio mediante la preghiera, l’azione, la predicazione dell’Evangelo.