Gesù, luce che illumina le tenebre
02 marzo 2018
Un giorno una parola – commento a Giovanni 12, 46
Egli svela le cose profonde e nascoste; conosce ciò che è nelle tenebre, e la luce abita con lui
Daniele 2, 22
Gesù dice: «Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre»
Giovanni 12, 46
La tenebra è ciò che caratterizza le nostre esistenze, perché è una condizione fisica ed esistenziale che, quando è presente, è totalmente pervasiva, annulla tutto quello che c’è stato prima ed impedisce di vedere la luce che potrebbe esserci dopo. Avete mai provato, da piccoli, a trovarvi completamente al buio in un luogo sconosciuto? Conoscete la sensazione di non sapere dove andare, avendo paura di colpire qualche ostacolo, temendo che possa accadere qualcosa di male? In quei momenti i bambini si sentono totalmente avvolti dalle tenebre e per lo più ne sono terrorizzati.
Le tenebre sono anche un lutto tremendo, inspiegabile, inaccettabile come ne accadono anche qui, in questo nostro Paese dove non c’è una guerra e non ci sono in corso epidemie. Talvolta succede, e chi sopravvive sente di essere totalmente avvolto nelle tenebre e di non avere più alcuna speranza di uscirne. Le tenebre possono anche essere la mancanza di prospettive che alcuni giovani provano dentro di sé, magari perché non si sentono accolti dai loro coetanei, o amati da una famiglia che forse non c’è, o non vedono alcuna prospettiva esistenziale o lavorativa e si sentono totalmente persi, in una oscurità senza luce, al punto che alcuni di loro tentano il suicidio.
Le tenebre avvolgono anche coloro (e sono tanti!) che conducono la loro esistenza giorno dopo giorno, lavorando, studiando, accudendo la famiglia, senza riuscire a dare un significato a tutto quello che fanno, senza capire perché lo fanno. Le tenebre sono quelle che a volte avvolgono i nostri anziani, che non riescono a capire perché la loro vita sia così vicina alla conclusione, perché debbano sentirsi mancare le forze, perché non possano più avere davanti a sé delle prospettive che diano loro un senso. Le tenebre, infine, sono anche dentro di noi, che pur ci diciamo credenti, quando ci sentiamo vuoti e nell’impossibilità di trovare un senso, una direzione davanti a noi, che muova i nostri passi.
A tutti loro, a tutti noi, Gesù dice una parola definitiva: so che siete nelle tenebre, so che poco o tanto le vostre esistenze non conoscono la luce, ma io sono venuto a darvela questa luce, io sono venuto ad illuminare le vostre esistenze, «Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre».