Frontiera franco-italiana. Diaconia valdese insieme alle Ong per i diritti d’asilo
22 febbraio 2018
Associazioni e avvocati italiani e francesi hanno monitorato quanto accade al confine, dove si registrano violazioni delle norme internazionali sulla protezione dei minori
Anche la Diaconia valdese era presente nelle due giornate di monitoraggio alla frontiera franco-italiana di Ventimiglia, il 17 e 18 febbraio scorsi. «Associazioni e avvocati si sono mobilitati alla frontiera franco-italiana per permettere alle persone che si presentano alla frontiera francese di esercitare i loro diritti, nel rispetto della legislazione nazionale, europea ed internazionale – si legge nel comunicato diramato dai promotori dell’iniziativa –. I rappresentanti di associazioni francesi ed italiane, insieme ad avvocati dei due paesi (Nizza, Lione, Parigi, Tolosa, Milano, Genova e Torino) hanno monitorato la situazione alla frontiera e portato assistenza a persone illegalmente respinte dalle autorità francesi permettendo loro di far valere i propri diritti dinnanzi al tribunale di Nizza».
A seguito delle due giornate, sono 20 i casi registrati di respingimento di minori in violazione della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. Alla stazione di Mentone Garavan e davanti alla stazione della polizia di frontiera di Mentone Pont Saint-Louis, gli osservatori hanno potuto constatare che «quest’ultima è stata utilizzata come luogo di detenzione per 36 persone durante la notte fra sabato a domenica, per periodi fino a 12 ore, al di sopra della durata massima prevista dalla legge e in condizioni indegne, senza che le persone private della libertà avessero accesso a un avvocato, a un interprete, a un medico o a un telefono in violazione della legge e della sentenza del Consiglio di Stato del 5 luglio 2017» spiega la nota.
La Diaconia valdese ha aderito alla mobilitazione anche in virtù del suo programma #OpenEurope che, in collaborazione con Oxfam, è attivo in Sicilia e a Ventimiglia (al Campo Roja, unico riconosciuto dalla prefettura), con dei team mobili tesi a dare orientamento ai migranti.
Le organizzazioni firmatarie, fra cui la Cimade, Ong francese di matrice protestante impegnata da anni nell’accoglienza di migranti e nell’advocacy per i diritti degli stranieri, Amnesty International France, Avocats pour la défense des driots des etrangers (L’Adde), l’Association nationale d’assistance auw frontiéres puor les étrangers (L’Anafé), Médecins du Monde, Médecins Sans Frontières, Secours Catholique Caritas France, chiedono al Governo francese di interrompere le pratiche illegali di non accoglienza dei richiedenti asilo e dei minori non accompagnati che si verificano alla frontiera con l’Italia.