Diaconia valdese e Asl To3 collaborano da molto tempo in Piemonte, ma questa collaborazione ha avuto una rapida accelerata negli ultimi due anni, da quando Flavio Boraso, prima alla direzione dell’Asl To4 di Ivrea, è passato a dirigere l’Asl della val Pellice, val Chisone, val Susa, Pinerolo, Rivoli e Collegno.
«Con il dottor Boraso e con il suo staff si lavora molto bene e ci si capisce al volo», ha spiegato nella trasmissione di Radio Beckwith Tutto Qui Marco Armand-Hugon, referente dei servizi innovativi per la Diaconia valdese. «Ormai sono anni che collaboriamo e firmiamo accordi e allora da lui è venuta la proposta di firmare un accordo quadro. Ed eccoci qui».
L’accordo quadro è il primo che l’Asl To3 firma con un ente ed è stato approvato lo scorso 22 dicembre con il Coordinamento Opere Valli, «istituzione storica del nostro territorio, da sempre caratterizzata dalla vocazione nell’organizzare progetti ed iniziative di informazione, formazione e sostegno dedicate da anni alle fasce più fragili della popolazione», scrive il comunicato stampa dell’Asl To3.
La collaborazione in questi anni si è svolta soprattutto su progetti dedicati alle aree critiche come le malattie neurodegenerative, le problematiche della salute mentale e delle dipendenze, cercando di unire le forze nella gestione complessiva della sofferenza umana sia dal punto di vista clinico che etico. Così, è stato deciso di rafforzare la collaborazione allargando l’orizzonte comune delle attività di presa in carico globale delle fasce più fragili della popolazione mettendo al centro dell’attenzione non solo il malato ma anche la sua famiglia, unendo e integrando gli sforzi sulla base di un progetto condiviso.
La convenzione, che durerà fino al 31 dicembre 2022, è composta da sette articoli e al centro vi è l’attivazione di un Tavolo di lavoro congiunto.
Gli articoli parlano dell’istituzione di un Tavolo rappresentato da professionisti che si occupano di fragilità, sul quale sarà implementata la collaborazione già in atto e verranno elaborati nuovi progetti riguardanti attività finalizzate a perseguire il benessere delle diverse fasce d’età e delle rispettive famiglie, nello specifico degli adulti in difficoltà, delle persone con disabilità e degli anziani autosufficienti e non. Come recita il comunicato, «viene così superata la collaborazione sul singolo progetto, come avveniva in passato, ed istituito un nuovo metodo di lavoro ricondotto ad un tavolo congiunto di attività che coinvolge molteplici professionalità sia nell’Asl sia nella Diaconia Valdese, al fine di poter ottimizzare la condivisione di metodo delle due istituzioni».
L’obiettivo è arrivare a creare una tipologia di Welfare Community, ovvero di “comunità solidale” in grado di incidere nelle tradizionali politiche sociali perseguendo valori comuni e condivisi finalizzati a rendere più efficaci e sinergici gli interventi di presa in carico e di solidarietà a tutti i livelli dedicando in particolare gli sforzi alle fasce più fragili della popolazione.
«Siamo molto contenti di quest’accordo», ha dichiarato Flavio Boraso. «L’obiettivo è quello di ripensare e mettere a punto nuovi e più efficaci modelli di intervento, che non a caso entrano nell’ambito del Welfare Community, coinvolgendo le Istituzioni del territorio fin dalla fase progettuale. Abbiamo iniziato ora con la Diaconia Valdese, che ringrazio, ma non mancherà presto occasione per estendere e valorizzare il lavoro ad altre Istituzioni locali, in modo da dare da essere sempre molto attenti ai bisogni dei nostri residenti e cercar di dal loro la miglior assistenza possibile».