Ricerca e consulta tutti gli articoli fino a luglio 2023

Questo archivio raccoglie articoli storici del nostro sito, conservando una preziosa testimonianza delle notizie e degli eventi passati.
Come utilizzare il modulo di ricerca
Il nostro modulo di ricerca è uno strumento potente che ti permette di esplorare l'archivio in modo facile e intuitivo. Puoi cercare gli articoli utilizzando diversi criteri:
  • Inserisci parole chiave o frasi specifiche per trovare articoli che trattano gli argomenti di tuo interesse.
  • Se stai cercando articoli scritti da un autore specifico, puoi inserire il suo nome per visualizzare tutte le sue pubblicazioni presenti nell'archivio.

Diritto alla salute. Nuovo accordo tra Ospedale evangelico Villa Betania e “Medical Hope”

Soddisfazione per l’accordo firmato  a Napoli è stata espressa dal presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, pastore Luca Maria Negro, e dal presidente della Fondazione evangelica Betania, Luciano Cirica

Arriva un nuovo e sostanziale sostegno al progetto di assistenza sanitaria “Medical Hope”, che opera all’interno di Mediterranean Hope – Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei).

La Fondazione Evangelica Betania (che gestisce l’Ospedale evangelico Villa Betania a Ponticelli), da sempre impegnata nella promozione della tutela sanitaria ai migranti, ieri mattina 12 dicembre a Napoli ha assicurato il suo appoggio a “Medical Hope”.

Operativo in Libano, dove gli stranieri non hanno accesso al sistema sanitario pubblico, “Medical Hope” permette a diversi profughi bisognosi di cure, ma sprovvisti di ogni cosa, di ricevere terapie adeguate.

L’accordo sottoscritto tra il presidente della Fcei, pastore Luca Maria Negro, e il presidente della Fondazione evangelica Betania (Feb), Luciano Cirica, prevede – tra le altre cose – un contributo economico a favore delle attività di “Medical Hope”, e più precisamente teso all’acquisto di farmaci, al pagamento di prestazioni diagnostiche e specialistiche, nonché al pagamento di cicli di terapie e di ricoveri ospedalieri. Inoltre, con questo accordo, la Feb – attraverso le strutture dell’Ospedale – garantisce prestazioni dirette diagnostiche e terapeutiche per rifugiati che giungono in Italia con il progetto ecumenico dei “corridoi umanitari”, che tra i promotori vede la stessa Fcei.

Soddisfazione per questo nuovo accordo, che va a favore del diritto alla salute di chi altrimenti ne sarebbe sprovvisto, è stata espressa sia da Negro che da Cirica. «Ci consentirà di ampliare gli interventi nel quadro del progetto “Medical Hope” – ha spiegato Negro – potendo contare sull’esperienza professionale della Fondazione che da mezzo secolo opera a Napoli attraverso l’Ospedale evangelico Villa Betania, animata da profonde motivazioni evangeliche e con il convinto sostegno di 10 comunità protestanti dell’area napoletana». Per parte sua Cirica ha aggiunto: «E’ un segnale di solidarietà sanitaria verso i sofferenti stranieri, un riconoscimento del lavoro svolto dai corridoi umanitari, nonché un segno di speranza per future e più intense collaborazioni umanitarie assistenziali che sempre hanno caratterizzato la nostra esperienza di Ospedale evangelico».

Vedi qui il servizio su “Medical Hope” a cura della rubrica Protestantesimo-Raidue.

Interesse geografico: