Uno sguardo missionario
20 novembre 2017
Il nuovo libro fotografico di Albert Huber è un omaggio al protestantesimo di oggi, inteso soprattutto come servizio verso il prossimo
Albert Huber non è soltanto un noto fotografo al servizio della stampa e delle edizioni specializzate in temi religiosi, soprattutto francesi; è allo stesso tempo un impegnato e attento osservatore degli sviluppi del protestantesimo a livello globale. Per oltre 50 anni, attraverso articoli e libri, ha offerto ritratti vivaci e sensibili di esseri umani e avvenimenti, siano essi giganteschi come la festa dei protestanti appena conclusa a Strasburgo o si tratti invece di un ritratto intimo di un pastore siriano che ad Aleppo continua il suo servizio nonostante gli attentati e le persecuzioni. Huber ha per anni collaborato con organizzazioni missionarie, Defap e Cevaa fra queste, e ha potuto in tal maniera visitare popoli e terre in tutto il mondo.
Il suo ultimo lavoro, “500 anni della Riforma – I nuovi volti del protestantesimo” è un album di immagini sulla vita dei protestanti oggi. Una sfida difficile, vista la naturale ritrosia protestante di fronte alle immagini, a favore invece del testo scritto, come queste celebrazioni del 2017 hanno ancora una volta rimarcato, data il gran numero di convegni e pubblicazioni a riguardo.
«Immagini che ci invitano a entrare in contatto e in sintonia, in solidarietà con gli esclusi, con chi è diverso da noi – racconta nella prefazione Christian Albecker , presidente dell’Unione delle chiese protestanti di Alsazia e Lorena - . In breve si tratta di immagini che annunciano il vangelo, un vangelo concreto, che si incarna e mostra tutte le nostre debolezze e i nostri limiti, e al contempo mostra l’infinità benevolenza di Dio».
Dall’Alsazia al Madagascar, dalla Polonia alla Cina, dall’Iran alla Polinesia, dal Libano all’Argentina, dall’India al Benin, attraverso le immagini classiche delle assemblee generali degli organismi di chiesa così come tramite le forti rappresentazioni di un campo profughi siriani, o di mani anziane che tengono in mano una Bibbia usurata dal tempo. I cinque capitoli, Parola e preghiera, Vivere la solidarietà, Dialoghi e appuntamenti, Universalità, Storia della chiesa, sono preceduti da brevi testi dell’autore, che sono in fondo tutte dichiarazioni di fede “Credo nella forza della scrittura, il cuore della fede. Credo all’attualità dei salmi e dei canti, delle parabole e delle lettere. Credo che l’umanità di Dio non è determinata da alcuna opera. E’ la Grazia, quel qualcosa in più che mi avvicina all’altro per ascoltarlo, accompagnarlo, accoglierlo, specialmente quando è indifeso, respinto, escluso”.
Testi e immagini introducono e creano una moderna concezione e illustrazione della Missione, testimoni dell’umanità inviati ad attraversare i confini, siano essi i confini di qualche terra lontana, o quelli che si trovano all’angolo delle strade dei nostri quartieri.
“Credo che siamo chiamati a salpare verso altre sponde, senza confini, in un universale messaggio di pace e amore verso il prossimo” si legge nel testo.
Ancora una volta Huber ci aiuta quindi a colmare le lacune protestanti nel campo delle immagini come ricorda nell’introduzione il teologo Marc Lienhard: «Questo volume ci offre un’immagine del protestantesimo diversa da quella di austerità che spesso ci viene fornita e lascia spazio alla celebrazione alla gioia».
Albert Huber, “500 ans de la Réforme – Les nouveaux visage du protestantisme”, prefazioni di François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia, e di Christian Albecker, presidente dell’Unione delle chiese protestanti di Alsazia e Lorena, editions “Du Signe”, Strasburgo. Ordinabile on line cliccando qui.