Importante novità alle porte per le chiese sorelle del Sud America. Giovedì 19 ottobre nei locali della Chiesa evangelica del Rio de la Plata a Buenos Aires verrà presentata la Rete ecumenica di educazione teologica (Reet). Forti di un intenso processo di riflessione sugli errori passati e sulle sfide comuni delle realtà riformate dell’America Latina, le comunità fondatrici hanno ribadito i principi che hanno sostenuto per decenni gli sforzi comuni nel settore della formazione teologica: il servizio di missione della parola di Dio nel mondo per la costruzione di una comunità di fede, la concretizzazione di questa costruzione nella società attraverso una testimonianza pubblica, un patrimonio teologico e critico da valorizzare, un chiaro impegno per la promozione dei diritti umani.
Da queste basi sono partiti ragionamenti e visioni che hanno spinto le parti in causa a intraprendere nuovamente lo sforzo congiunto di dare vita ad un progetto di formazione teologica ecumenica in Sud America. Attraverso esso l’idea è di costituire una rete che sia al contempo locale, nazionale e internazionale, dedicata agli studi nei campi teologici, religiosi e civili. A poco più di due anni dunque dalla chiusura, dopo 131 stagioni, dell’Isedet, l’Istituto superiore evangelico di studi teologici, le chiese evangeliche tentano quindi un rilancio attraverso una struttura forse più snella e più partecipata da vari attori. L’idea è di costruire insieme uno spazio dinamico e aperto dedicato all’insegnamento e all’apprendimento al servizio delle comunità, delle chiese e in generale di tutti gli interessati. I programmi e i corsi combineranno un alto livello accademico con una solida formazione pratica per lo svolgimento dei vari ministeri ecclesiali.
Un nuovo spazio ecumenico quindi cheda un lato cercherà di rispondere alle attuali esigenze di formazione teologico-ministeriale dell’ecumene rioplatense, e dall’altro tenterà di venir incontro alla necessità di uno spazio per lo studio e la ricerca teologica.
I promotori sono la Chiesa evangelica valdese del Rio de la Plata, la Chiesa evangelica del Rio de la Plata, la Chiesa evangelica luterana unita, la Chiesa dei discepoli di Cristo e la Chiesa evangelica anabattista mennonita di Buenos Aires.
Ospite due anni fa a Torino in occasione della visita di papa Bergoglio alla comunità valdese , l’allora moderatore della Chiesa valdese del Rio de la Plata Oscar Oudry, intervistato da Riforma, aveva evidenziato come quella di Isedet non fosse una chiusura ma «una rifondazione del progetto su basi che si devono ancora verificare, ma l'intenzione è di continuare a fare formazione teologica insieme, anche eventualmente aprendo ad altre chiese». Ed ecco l’esito di due anni di sforzi. Saranno vari i progetti di formazione avviati, combinando corsi a distanza a sessione intensive di presenze in aula e sul campo. Uno strumento in mano alle chiese e all’intera società per non smettere di riflettere sul messaggio di Cristo nel mondo di oggi.