Succede spesso che sport e storia incrocino i loro destini. Può accadere in modi diversi e sono molti i racconti che ci parlano di questo incontro. Uno di questi è stato narrato nel tardo pomeriggio di sabato 23 settembre al Teatro del Forte di Torre Pellice, in occasione della presentazione del libro a cura di Carlo De Giovanni “Trail degli Invincibili: lo sport incontra la storia” di fronte a un nutrito pubblico e alla presenza di numerose autorità della politica piemontese, dall’assessore allo sport Giovanni Maria Ferraris al consigliere Paolo Allemano. Il libro racconta una manifestazione sportiva che vedrà la sua seconda edizione domenica prossima e che è nata con l’obiettivo di diffondere la cultura e la storia di un territorio così significativo per i contenuti storico-religiosi della comunità valdese.
Un libro con diverse anime, da quella più prettamente sportiva, con i ritratti di molti protagonisti di una disciplina sportiva che vive nei nostri tempi una sorta di età dell’oro, a quella naturalistica che descrive il Vallone di Subiasco, la sua ricca sentieristica e le sue antiche borgate montane. E naturalmente quella storica, con il racconto di un passato semisconosciuto legato al popolo valdese che, su questo territorio, ha scritto epiche pagine di resistenza sul finire del XVII secolo «Il calendario sportivo propone una miriade di corse - spiega l’autore Carlo De Giovanni - Quello che abbiamo tentato di fare è stato creare una competizione che fosse in grado di tuffarsi nella storia dei nostri luoghi. Il libro nasce dall’esigenza di raccontare questi luoghi attraverso la descrizione dell’ambiente, la storia della comunità valdese e i ritratti degli sportivi che affrontano la corsa in montagna più nel loro aspetto umano che prettamente sportivo»
Nel corso della presentazione è intervenuta la giornalista de La Stampa Lucia Caretti, che in diverse occasioni ha raccontato dalle pagine del quotidiano torinese le imprese e le storie delle corse in montagna, disciplina legata strettamente ai luoghi, ai personaggi e alle storie dei luoghi in cui si gareggia «Spesso mi capita di seguire le corse in montagna - spiega la giornalista - e non sempre c’è lo spazio sufficiente per raccontare al meglio le tante storie e la passione che sta dietro a queste competizioni sportive. Questo libro ci dà la possibilità di conoscere luoghi e storie dimostrando che sport e cultura possono andare a braccetto più di quanto possiamo immaginare»
Per il racconto della parte più specificamente storica, è stato prezioso l’aiuto del Centro Culturale Valdese, che ha ricostruito le eroiche imprese che, proprio nel Vallone di Subiasco, poi degli Invincibili, ha segnato in maniera decisiva le sorti di una comunità religiosa e del suo diritto di esistere «Abbiamo partecipato con entusiasmo a questa richiesta di collaborazione - racconta Davide Rosso, presidente del Centro Culturale Valdese - coscienti del fatto che lo sport rappresenta un canale privilegiato per raccontare, attraverso la storia, le nostre stesse radici»
In attesa della seconda edizione del trail, in programma domenica prossima, l’invito è a tuffarsi nelle pagine di questo libro per respirare la storia e la bellezza di affascinanti paesaggi naturali e le imprese di piccoli eroi sportivi che, per diverse ragioni, possono fregiarsi del titolo di “Invincibili”.