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I 130 anni dei salutisti italiani

Un Esercito dedito al vangelo e al servizio dei più vulnerabili

E’ stata una giornata di festa, quella che sabato 16 settembre ha visto i salutisti italiani celebrare i 130 anni di presenza dell’Esercito della Salvezza in Italia. Era infatti il 1887 quando i primi salutisti giunsero a Roma, per poi diffondersi in tutta la penisola.

La ricorrenza ha portato al comando centrale di Roma, nel quartiere di San Lorenzo, gli ufficiali e i soldati – così vengono chiamati i membri di chiesa in questo movimento cristiano che ha deciso di strutturarsi come un esercito – di tutti i corpi presenti in Italia, da Torino a Napoli, da Milano ad Atena Lucana.

Ospite speciale delle celebrazioni, il generale André Cox, giunto dal Quartier generale internazionale di Londra insieme alla moglie Silvia Cox, responsabile dei ministeri femminili mondiali. Con loro, anche la Fanfara e le tamburelliste di Boscombe (Gran Bretagna) che si sono esibiti in due concerti, uno la mattina di sabato, sotto l’Arco di Costantino al Colosseo, l’altro nel Centro congressi Frentani dove sabato pomeriggio si è tenuto l’evento celebrativo principale.

«Siamo il più grande esercito del mondo, con oltre un milione di soldati e ufficiali, presenti in 125 nazioni del mondo – ha ricordato Cox, durante il suo intervento -. Un esercito che non chiede ai suoi membri di iscriversi il proprio nome in un registro di chiesa, ma di essere realmente dei soldati disposti ad operare sul campo per predicare l’evangelo e servire i più deboli e i più vulnerabili».

L’incontro del Centro congressi Frentani è stato presieduto dal tenente colonnello Massimo Tursi e dal maggiore David Cavanagh, rispettivamente comandante in capo e segretario generale del comando in Italia e in Grecia. Da alcuni anni i due paesi sono accomunati da un unico comando, ragione per cui alle celebrazioni ha partecipato una delegazione da Atene.

Le tappe della storia dell’Esercito della Salvezza in Italia sono state ripercorse dai giovani salutisti che hanno ricordato, tra l’altro, i drammatici fatti del 1940, quando con l’entrata in guerra dell’Italia, l’Esercito della Salvezza fu ufficialmente disciolto, gli ufficiali vennero diffidati dal tenere riunioni, alcuni di loro furono arrestati e inviati al confino o condannati all’internamento.

Tra gli ospiti che hanno partecipato ai diversi momenti della giornata erano presenti il vescovo ausiliare di Roma sud, mons. Augusto Paolo Lojudice; la pastora Mirella Manocchio, presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI); il decano della Chiesa evangelica luterana in italia (CELI), Heiner Bludau; il pastore Luca Baratto, in rappresentanza della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).

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