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Corridoi umanitari. Nuovi arrivi il 29 e 30 agosto a Roma Fiumicino

Attese per fine mese una quarantina di persone siriane dal Libano. Intanto, dal 30 settembre al 3 ottobre, tra Palermo e Lampedusa, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia promuove un convegno internazionale sul tema dei confini

E’ previsto per il 29 e 30 agosto l’arrivo di una quarantina di profughi di origine siriana provenienti dal Libano che giungeranno legalmente e in sicurezza in Italia grazie ai “corridoi umanitari” realizzati dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), dalla Tavola Valdese e dalla Comunità di Sant’Egidio nel quadro di un protocollo firmato con i Ministeri dell’Interno e degli Affari Esteri.

Con questo gruppo, arriva a circa 900 il numero dei profughi giunti in Italia grazie a questo dispositivo “ecumenico” che coinvolge cattolici e protestanti e che resta un’esperienza pilota in Europa. Soltanto la Francia, infatti, ha adottato un protocollo analogo mentre, in Italia, sta per attivarsi un nuovo “corridoio” grazie a un altro protocollo sottoscritto dai ministeri competenti e dalla Conferenza Episcopale Italiana.

«In un’Europa che si chiude come una fortezza e che fatica a mantenere gli impegni di distribuzione dei profughi e dei migranti che arrivano in Italia, l’esperienza italiana è una buona pratica che continuiamo a proporre ad altri paesi e alle chiese sorelle in Europa», dichiara Paolo Naso, coordinatore del programma Mediterraean Hope attraverso il quale la Fcei opera nei confronti dei rifugiati e dei migranti.

«Dal 30 settembre sino al 3 ottobre, anniversario della strage di Lampedusa del 2013 – prosegue Naso – si svolgerà a Palermo un convegno internazionale al quale parteciperanno rappresentanti del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), della Commissione delle chiese per i Migranti in Europa (Ccme), di varie chiese europee e nordamericane, della Chiesa cattolica. Siamo fiduciosi che questo appuntamento potrà rilanciare un impegno ecumenico ed europeo per garantire vie legali e sicure a chi fugge da persecuzioni e ha titolo alla protezione internazionale».

Il gruppo di profughi atteso martedì prossimo a Roma Fiumicino sarà accolto, senza oneri per lo Stato e quindi soltanto grazie al volontariato e alla generosità di chiese, parrocchie e donatori, presso strutture di vario genere. Una interessante novità è data dal fatto che una famiglia sarà sostenuta economicamente dalla Federazione nazionale lavoratori agroindustria (Flai-Cgil), che ad aprile ha sottoscritto un accordo con la FCEI.

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